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IL MAGLIO ASOLO

L'officina del maglio, utilizzata da epoca medievale fino al 1979 per la lavorazione del metallo, sfrutta la forza motrice fornita da una derivazione idrica del torrente Muson che dalla sorgente fino al termine del territorio asolano era sfruttato per attività consimili quasi senza interruzione.
La costruzione del maglio può essere fatta risalire al XV secolo, anche sulla base della data del 1468 incisa su una pietra angolare dell'edificio.
La struttura dovette essere utilizzata come sede di lavorazione del metallo almeno fin dal 1472, quando nel primo estimo asolano vengono nominate presenti in quest'area due ruote ad acqua, due mole, un maglio grande e due paia di mantici.
Successivamente nel XVII secolo il complesso mutò anche la destinazione funzionale divenendo un follo da panni e come tale venne rappresentato in una mappa del 1655 relativa alla zona del ponte di Pagnano.
L'antica officina fabbrile tornò ad essere operante almeno dall'inizio del XIX secolo quando viene censito, nei sommarioni del catasto napoleonico del 1811, il fabbro Valentino Colla quale proprietario della casa di abitazione e dell'annessa struttura. La dinastia dei Colla è rimasta saldamente alla guida dell'officina da allora fino quasi ai giorni nostri.
Il complesso, aperto a meridione, è formato da tre distinti corpi di fabbrica che si saldano ad angolo retto per formare una corte ad "U".
A ridosso del canale si trova l'officina, dotata di due ruote a pale e di un raro esempio di tromba idroeolica di concezione leonardesca, mentre lungo la strada che sale ad Asolo si dispongono un ambiente di servizio e la casa di abitazione.
Il complesso, ora di proprietà della Amministrazione Comunale, è stato oggetto di un restauro conservativo per la parte del maglio vero e proprio, è stata ripristinata la funzionalità del canale di adduzione ed è in fase di attuazione il restauro del rimanente corpo di fabbrica.

Il complesso del maglio e del fabbricato attiguo verrà destinato a laboratorio-scuola fabbrile, sede di corsi e dibattiti nonché quale ambiente museale della lavorazione artigianale del ferro.

Il Maglio di Pagnano è visitabile.