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PONTE DEGLI ALPINI

“Sul Ponte di Bassano noi ci darem la mano ed un bacin d’amor…”, recita una vecchia canzone popolare. E la fantasia dell’autore la trovavi riprodotta in alcune cartoline dove due innamorati (lui con l’immancabile cappello alpino) sul ballatoio dello storico manufatto, si guardavano languidamente negli occhi, tenendosi per mano. Il Vecchio Ponte, dedicato agli ALPINI, la cui origine risale presumibilmente attorno al 1170 e la cui storia segnò il passare delle varie dominazioni, è il simbolo, l’icona per eccellenza della città.

II ponte di Bassano del Grappa sul fiume Brenta, del quale si ha memoria storica sin dal 1209, è famoso per le numerose ricostruzioni giustificate dalla sua importanza strategica e commerciale non solo per i traffici tra il vicentino e la marca trevigiana ma anche tra l'Italia e l'Austria.

II ponte di Bassano del Grappa sul fiume Brenta, del quale si ha memoria storica sin dal 1209, è famoso per le numerose ricostruzioni giustificate dalla sua importanza strategica e commerciale non solo per i traffici tra il vicentino e la marca trevigiana ma anche tra l'Italia e l'Austria. Su di esso, in vari momenti, si sono accanite la furia e l'impeto delle piene del fiume e la violenza distruttiva dell'uomo durante gli eventi bellici che coinvolsero il territorio bassanese.Complessivamente, per quanto è dato di conoscere, le popolazioni ad esso interessate dovettero provvedere per ben 12 ricostruzioni. E' importante notare che i danneggiamenti e le distruzioni dovute per calamità naturali non sono da imputarsi ad una errata scelta del luogo su cui costruire il ponte , né a progettazioni sbagliate (una di queste è da attribuire al Palladio) o ad imperizia dei costruttori, ma bensì al verificarsi di eventi imprevedibili per la loro eccezionaiità e per la loro violenza distruttiva. Si ricordano le ricostruzioni o grandi riparazioni a cui si dovette provvedere prima del 1948 negli anni :1453, 14-98, 1519, 1524 (ricostruito in pietra), 1531, 1570, 1725, 1749, 1821, 1915. Dopo la seconda guerra mondiale il Presidente della Sez. A.N.A. "Montegrappa" Ten.Col. cpl. Bruno Solagna (a cui si deve la ricostituzione della Sezione del 1946) ebbe la brillante idea di ricostruire "il Ponte Vecchio" e provvide a tutte le predisposizioni organizzative necessarie in modo da riuscire nell'impresa contenendo i tempi di realizzazione. L'impresa per significato, eco, impegno tecnico e finanziario, travalicò presto le competenze della Sezione e della locale Amministrazione per connotarsi a valenza nazionale. Così il 3 ottobre del 1948, in occasione della prima Adunata Nazionale degli ALPINI del dopoguerra, fu possibile l'inaugurazione alla presenza del Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi. L'alta autorità pronunciò per l'occasione la famosa frase " ... al di sopra delle Armi, delle specialità, delle fedi e delle credenze politiche, nes­suno contesta agli ALPINI il diritto di occupare un posto d'onore nelle fatiche della ricostruzione e di dare il pro­prio nome al rinato ponte di Bassano..." così il manufatto assunse ufficialmente il predicato di " Ponte degli ALPINI . Successivamente, nel 1966, una tremenda alluvione danneggiò tutta la struttura del ponte in­curvandolo a valle. Per il suo ripristino ci vollero tre anni e, il 19 ottobre 1969 inoccasione dell'Adunata Alpina del Triveneto, si potè inaugu­rare il ricostruito ponte. Dopo circa venti anni, lo storico manufatto, tenuto sotto stretta, attenta e affettuosa osservazione dagli ALPINI , mostrò carenze statiche tali da imporre immediati provvedimenti. A seguito dell'allarme prontamente diffuso dalla Sezione ANA locale, le Autorità competenti provvidero tempestivamente a ripristinare la staticità, la sicurezza e a migliorarne il "Look" e il 9 ottobre del 1992 ci fu la nuova riconsegna dello storico "Ponte degli ALPINI " alla città di Bassano e agli ALPINI . Per l'occasione lo Stato era rappresentato dal Prof. Senatore Giovanni Spadolini e la Sezione A.N.A. "Montegrappa" dal Suo Presidentissimo Geom. Bortolo Busnardo.

Nel 2008 sono passati ben 60 anni dalla ricostruzione del dopoguerra e la seconda Adunata Nazionale degli Alpini a Bassano del Grappa è stata la giusta occasione per rinnovare l'intitolazione del ponte palladiano agli ALPINI d'Italia promotori ed artefici della sua ricostruzione e della sua attenta e affettuosa vigilanza.