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ALBERGO BELVEDERE - BASSANO

 

Carico di atmosfera e storia, l'albergo Belvedere nasce a Bassano nel 1404. Questa lussuosa residenza da cinque secoli accompagna la storia della sua città ed è da sempre luogo d'incontro di protagonisti dell'arte, della politica, e della cultura.

L'ALBERGO BELVEDERE, come luogo, è più antico di Bassano perché nella Centuria Romana del primo secolo a.c. si collocò all'incrocio di un cardo con un decumano in faccia all'anfiteatro delle prealpi.
Quel cardo corrisponde al Viale delle Fosse e quindi ad un tratto della Valsugana, e il decumano a Via Torino, quindi ad un tratto della Schiavonesca. Quindi in un nodo di traffico ed in una posizione di sosta che contribuirà a determinare il nucleo originario di Bassano: fortilizio e Pieve del decimo secolo.

Nel 40 Ezzeliniano, conclusosi tragicamente nel 1259, al Belvedere fu capo la principale linea di arroccamento verso i Castelli di Romano, Borso e San Zenone. Vi sorge una mescita di vino locale.
Il quadro non mutò sotto la Signoria degli Scaligeri e poi dei Carraresi (1319-1388), né sostanzialmente mutò con i Visconti, benché sia stato Gian Galeazzo ad allargare la cinta murata della città ed erigere una nuova porta denominata "Nogarola" e, in seguito "delle Grazie" oltre alla quale, sul Belvedere, si intensificò l'affluenza alla Bettola Rusticale.

Ma la nascita del "Belvedere" come albergo coincide cronologicamente con la dedizione di Bassano alla Repubblica di Venezia realizzatasi di diritto il 10 giugno 1404.
Fu Francesco Bembo, Rettore e Governatore, a domandare un anno dopo al Consiglio Cittadino l'autorizzazione all'apertura di un locanda con stallo e cambio dei cavalli in luogo della Bettola, giudicata inadeguata all'importanza assunta del luogo.
Nell'attuale complesso edilizio del Belvedere sono evidenti le tracce e la presenza di fondazioni e di muraglie tipicamente risalenti al XV° secolo.

Il 1500 è il secolo d'oro per la città; si consolida l'economia fondata sui "pannilani" e sulle sete; è in piena attività la famiglia dei Da Ponte nota in tutto il mondo.
La posizione geografica ne fa la porta di terra della Repubblica Veneta verso il Nord.
L'intenso traffico dei Padri Conciliatori in viaggio per Trento, con il lancio turistico della Città, fanno anche il lancio turistico del Belvedere presso il quale apprezzano certi prodotti locali come gli asparagi, i piselli, i sedani, le ciliegie, il vino, per non dire i prodotti degli allevamenti ovini.
Nel periodo del Concilio di Trento si affermò il transito per Bassano di 2 Pontefici: Paolo III° e Pio IV° nel 1562. Certamente non i due Papi, ma i personaggi del seguito si fermarono al Belvedere dove effettuarono lo scambio dei cavalli.

Nel 1600 la "Locanda al Belvedere" assume importanza economica con lo sviluppo del centro Editoriale Remondiniano e nell'artigianato della ceramica.

Certi cronisti affermano che, per la disinfestazione di Bassano durante una pestilenza del secolo, si provvide ad imbiancare le pareti esterne della città con calce, e anche del Belvedere cancellando affreschi di Gerolamo dal Ponte -inizio '500.

Il 700 è un secolo felice per Bassano ed altrettanto deve dirsi per il Belvedere che ormai assume la dignità d'albergo, tanto più che la posizione fuori dalle mura assume rilevanza solo in caso di pestilenza. Occorre notare che al volgere del '700 Bassano viene eretta a dignità di città a capo di provincia ed epicentro economico del vasto territorio tra il Brenta ed il Piave. Risulta che al tempo la proprietà dello stabile fosse dei Conti Ghirardi di Venezia, i quali riscuotevano gli affitti per l'osteria, il caffè e per una bottega da fabbro. Alla fine del '700 e precisamente nel 1796 compare l'uragano napoleonico che distruggerà la città di Bassano. Ai francesi che lasceranno pessimo ricordo di sé, subentreranno gli austriaci sotto i quali Bassano decadrà ulteriormente, sia per la fine dell'impresa Grafico-Editoriale, sia per un'eclissi dell'arte della ceramica. Occorrerà attendere il 1866 e l'arrivo degli italiani al comando del Generale Medici che, prima di entrare in città da Porta delle Grazie, farà sosta al Belvedere.

Il complesso "Belvedere" storicamente ha subito un primo restauro verso la metà del XVI° secolo; due diversi restauri nel corso del XVIII° secolo. Dal 1812 si succedettero diversi proprietari, finché non subentrarono i Ferraro i quali, alla fine dell'800, trasformarono l'originaria struttura in un albergo di 3 piani e 26 vani (restauri del 1867/68, 1878, dopo l'abbattimento delle mura di Viale dei Martiri, e all'apertura del Viale Venezia nel '50/'60).

 

BONOTTO HOTEL BELVEDERE
36061 Bassano Del Grappa (VI) - 14, P.le G. Giardino
Tel. 0424 529.845

 

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