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ALBERGO BELVEDERE - BASSANO
L'ALBERGO BELVEDERE, come luogo,
è più antico di Bassano perché nella Centuria Romana del primo
secolo a.c. si collocò all'incrocio di un cardo con un decumano
in faccia all'anfiteatro delle prealpi. Nel 40 Ezzeliniano, conclusosi
tragicamente nel 1259, al Belvedere fu capo la principale linea
di arroccamento verso i Castelli di Romano, Borso e San Zenone.
Vi sorge una mescita di vino locale. Ma la nascita del
"Belvedere" come albergo coincide cronologicamente con
la dedizione di Bassano alla Repubblica di Venezia realizzatasi
di diritto il 10 giugno 1404. Il 1500 è il secolo d'oro per
la città; si consolida l'economia fondata sui
"pannilani" e sulle sete; è in piena attività la
famiglia dei Da Ponte nota in tutto il mondo. Nel 1600 la "Locanda al Belvedere" assume importanza economica con lo sviluppo del centro Editoriale Remondiniano e nell'artigianato della ceramica. Certi cronisti affermano che, per la disinfestazione di Bassano durante una pestilenza del secolo, si provvide ad imbiancare le pareti esterne della città con calce, e anche del Belvedere cancellando affreschi di Gerolamo dal Ponte -inizio '500. Il 700 è un secolo felice per Bassano ed altrettanto deve dirsi per il Belvedere che ormai assume la dignità d'albergo, tanto più che la posizione fuori dalle mura assume rilevanza solo in caso di pestilenza. Occorre notare che al volgere del '700 Bassano viene eretta a dignità di città a capo di provincia ed epicentro economico del vasto territorio tra il Brenta ed il Piave. Risulta che al tempo la proprietà dello stabile fosse dei Conti Ghirardi di Venezia, i quali riscuotevano gli affitti per l'osteria, il caffè e per una bottega da fabbro. Alla fine del '700 e precisamente nel 1796 compare l'uragano napoleonico che distruggerà la città di Bassano. Ai francesi che lasceranno pessimo ricordo di sé, subentreranno gli austriaci sotto i quali Bassano decadrà ulteriormente, sia per la fine dell'impresa Grafico-Editoriale, sia per un'eclissi dell'arte della ceramica. Occorrerà attendere il 1866 e l'arrivo degli italiani al comando del Generale Medici che, prima di entrare in città da Porta delle Grazie, farà sosta al Belvedere. Il complesso "Belvedere" storicamente ha subito un primo restauro verso la metà del XVI° secolo; due diversi restauri nel corso del XVIII° secolo. Dal 1812 si succedettero diversi proprietari, finché non subentrarono i Ferraro i quali, alla fine dell'800, trasformarono l'originaria struttura in un albergo di 3 piani e 26 vani (restauri del 1867/68, 1878, dopo l'abbattimento delle mura di Viale dei Martiri, e all'apertura del Viale Venezia nel '50/'60).
BONOTTO
HOTEL BELVEDERE
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