TRADUCI IN

 

IL GENERALE CADORNA

 

 

"Il Grappa deve essere imprendibile. Perchè se dovesse avvenire qualche disgrazia sull'Isonzo, io verrò qui".

Gen. Luigi Cadorna

Luigi Cadorna nasce a Pallanza il 4 settembre 1850. Percorse tutti i gradini della carriera militare all’interno dell’esercito italiano; nel 1908 gli fu offerta la carica di comandante in capo, ma la rifiutò; la accettò però più tardi, nel 1914, quando già si profilava lo scoppio della Prima Guerra Mondiale. Fermamente interventista, Cadorna continuò i preparativi bellici ammassando truppe ed artiglieria presso i confini con l’Impero Austro-Ungarico anche quando il governo dichiarò l’intenzione di mantenersi neutrale. Quando anche l’Italia entrò nel conflitto, il fronte italo-austriaco si rivelò subito come uno dei più cruenti; dopo alterne vicende, la direzione della guerra da parte di Cadorna portò nel 1917 alla disfatta di Caporetto, una immensa tragedia costata la vita ad oltre 300.000 uomini. Cadorna fu immediatamente sostituito col generale Armando Diaz il quale, anche grazie ad un miglior coordinamento con gli alleati, riuscì pian piano a recuperare lo svantaggio tattico fino ad arrivare alla vittoria finale (battaglia di Vittorio Veneto). Dopo la guerra il governo tenne un’inchiesta sulla disfatta di Caporetto, il cui esito non poteva che attribuirne la responsabilità a Cadorna. Nonostante ciò e sebbene non avesse aderito al fascismo, nel 1924 Benito Mussolini, incurante del parere negativo dei reduci, lo pose nuovamente a capo dell'esercito nominandolo a sorpresa Maresciallo d'Italia.

Da Bassano del Grappa al monte Grappa esiste una strada a tornanti da lui costruita e che per circa 25 km si arrampica sino alla cima del monte, chiamata "strada Cadorna". Nel 1916 capì che in caso di sconfitta, il monte Grappa sarebbe stato indispensabile per bloccare in nemico nel settore da Vicenza al Montello e quindi il fulcro della difesa italiana.

Diede ordine al genio militare di costruire in breve tempo una strada che potesse portare mezzi e truppe fino al monte Grappa. Tra militari e civili vi lavorarono circa 30 mila persone. La sua scelta fu quasi profetica, la strada venne completata pochi giorni prima della disfatta di Caporetto e i contrafforti del Grappa si rivelarono indispensabili, ai fini della difesa della Pianura padana. A più riprese, fino agli ultimi giorni di guerra, gli austriaci si dissanguarono nell'inutile tentativo di occupare la cima del monte, che dominava un intero settore del fronte e dalla quale, per decine di chilometri, gli italiani martellavano con i loro cannoni le truppe nemiche.


La strada militare ‘Generale Luigi Cadorna’ collega Romano d’Ezzelino al Monte Grappa e si snoda per 30 chilometri. Fu costruita nel 1916-17 e fu l'arteria vitale per l'Armata italiana schierata a difesa del massiccio del Grappa.
Lungo la via, a ponte San Lorenzo, un cippo ricorda il luogo dove arrivarono le pattuglie austriache durante l'ultima offensiva del 1918:

Qui giunse il nemico
e fu respinto per
sempre 15 Giugno 1918
Roma eterna ne
segnò il ricordo.

La strada segue le pendici dei monti Asolone e Coston e arriva sulla cima del Grappa, nel piazzale Milano, dove si apre la galleria Vittorio Emanuele III. Lunga più di cinque chilometri, serviva come deposito di viveri e munizioni, come osservatorio, servizio e dormitorio per i soldati, postazione sotterranea per cannoni e mitragliatrici.
Vicino all'entrata è collocato un cippo dedicato ai partigiani che ricorda i martiri della Resistenza.