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PERIODO LOMBARDO La presenza più significativa per le tracce lasciate nella pedemontana è indubbiamente quella longobarda. Fu a partire dal VI sec. D.C. che i Longobardi ripopolarono queste terre insediandosi stabilmente. Nella loro avanzata dal friuli a Milano non avevano infatti occupato Oderzo e Padova, che rimanevano pericolose punte di avanzata dei Bizantini; si ritiene dunque che essi avessero apprestato una serie di insediamenti e di posti di vedetta- forse ripristinado precedeti postazioni difensive romane - sulla linea dei colli dal Piave al Brenta, in posizioni tali da poter controllare la pianura e da comunicare con segnali di fumo.
A proposito della influenza dei vescovi in epoca antica nel nostro territorio si può sinteticamente annotare che la prima a diffondere qui il cristianesimo fu la diocesi di Padova, che decadde però nel periodo longobardo, con sede vescovile vacante fino all'arrivo dei Franchi nel VIII secolo. Asolo fu sede di vescovado tra il 589 e l'827 sostenuto dai longobardi; fu Ottone I di Sassonia nel 969 ad unire la diocesi, il castello e le proprietà alla sede di Treviso. Treviso fu sede episcopale non prima del IV secolo e si estese nei secoli VII-IX anche verso il nostro territorio a discapito di antiche o piccole diocesi o di monasteri benedettini. Restano poche tracce delle dominazioni longobarda (568-774) e franca (774-888), mentre il successivo periodo è segnato dalla prima notizia (998) dell'esistenza della pieve di S. Maria, che assieme al castello, nominato per la prima volta nel 1150, costituì il primo nucleo di Bassano.
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