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distilleria nardini a bassano

 

1779 La più antica distilleria d'Italia. Bortolo Nardini, già esperto nell’arte della distillazione, lascia la natìa Segonzano in Val di Cembra e scende a Bassano per aprire, all’ingresso del famoso ponte sul fiume Brenta, disegnato dal Palladio, la sua distilleria con annessa “Grapperia”. La “Grapperia”, rimasta immutata nel tempo, tanto da far parte dei Locali Storici d’Italia, oggi come nel passato è luogo di incontro per i bassanesi e per tutti coloro che transitano o sostano nel più famoso ponte patriottico d’Italia.

Nel 1860 Bortolo Nardini, nipote del fondatore, introduce la distillazione a vapore che sostituisce quella tradizionale a fuoco diretto. Il fuoco sotto alle piccole caldaie riempite di graspe bagnate con l’acqua rende infatti assai difficile regolare le temperature e quindi mantenere un medesimo standard di prodotto. Grazie a questa innovazione il distillato acquisisce così quella costanza di qualità che caratterizzerà la Nardini nel corso degli anni.

Nella storica distilleria di Bassano, il metodo utilizzato per la distillazione è quello tradizionale a ciclo discontinuo. 

Il vapore attraversa le vinacce fermentate, inserite nelle caldaiette, estraendone il contenuto alcolico che affluisce alla colonna di distillazione dove avvengono la concentrazione e la separazione del cuore del prodotto dalle teste e code, passando poi alla rettifica ed alla condensazione. 

Grazie alla tecnica del sottovuoto, la distillazione avviene a temperature inferiori, valorizzando l’estrazione dei migliori profumi e sapori della vinaccia.