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ITINERARIO BASSANO

Partendo dal Ponte Vecchio e percorrendo via Ferracina, si raggiunge in pochi passi l'elegante dimora patrizia di Palazzo Sturm (ricca di affreschi, dipinti e splendidi stucchi), che ospita il bel Museo della Ceramica, dalla cui balconata si gode una vista . La raccolta di maioliche, porcellane e terraglie conta 1200 esemplari, dal Medioevo a oggi.

Salendo verso il centro storico si entra in una zona caratterizzata da un singolare sistema di spazi aperti in rapida successione. Primo fra tutti il piazzotto Montevecchio, il più importante centro politico in età comunale, sul quale si affacciano alcuni edifici dipinti, come l'insolita Casa Michieli, e il fabbricato del Monte di Pietà, una bella costruzione di pietra del XV secolo.

Due palazzi cinquecenteschi con tracce di affreschi immettono nell'adiacente piazza Libertà, con la chiesa di San Giovanni, di origine trecentesca, ma ampliata e rifatta in seguito: risalgono al Settecento la facciata neoclassica e la cappella del Sacramento, con statue in stile barocco. Di fronte, la lunga sequenza di case porticate un tempo sede delle famose stamperie Remondini. Da ammirare, più oltre, la Loggia del Podestà, integrata nel palazzo oggi sede del Municipio. L'edificio, che risale ai primi tempi della dominazione veneziana e ha sulla facciata un notevole orologio settecentesco opera del meccanico ingegnere Bartolomeo Ferracina, è decorato all'interno con gli stemmi affrescati dei 120 podestà veneti.

L'adiacente piazza Garibaldi, dove il giovedì e il sabato si tiene un variopinto mercato, è sovrastata dalla Torre Civica (inserita nell'itinerario delle origini) che domina l'intero centro storico. Di fronte, la chiesa romano-gotica di San Francesco, la cui facciata è caratterizzata dal bell'affresco con l'Annunciazione, attribuito a Battista da Vicenza e il cui severo ma suggestivo interno è impreziosito dal l'imponente crocifisso del Guariento. Nell'annesso ex-convento è ospitato il Museo Civico, uno dei più antichi musei civici del Veneto, che offre una pinacoteca con oltre 500 opere dal XIII al XX secolo, tra cui numerosi dipinti di Jacopo da Ponte e della sua bottega; tappa obbligata per gli estimatori di Antonio Canova, cui è dedicata un'interessante sezione, il museo ospita una raccolta archeologica, una di stampe antiche e moderne e una straordinaria collezione di ceramiche e monili della Magna Grecia (donazione Chini).

Dopo l'irrinunciabile visita al museo, si può proseguire lungo alcune delle strade più ricche di edifici storici, come la via Da Ponte, dove si affaccia il bel Palazzo Roberti, e la vivace via Roma fino alla monumentale Porta Dieda, affrescata anche da Jacopo Bassano e significativa testimonianza dell'ultima cerchia di mura e di un secondo castello che un tempo sorgeva nella parte bassa della città (Castello dei Berri).