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ITINERARIO EZZELINO III^ DA ROMANO
Alla fine del XII secolo, periodo in
cui iniziò la storia della famiglia Ezzelino, nella
Marca Trevigiana, che corrispondeva, all’incirca, all’attuale
regione Veneto, il potere era diviso fra vari comuni i più ricchi e
potenti dei quali erano: Padova, Verona, Mantova, Treviso e Vicenza
mentre la Repubblica di Venezia era più interessata alle colonie
d’oltremare e alla protezione delle sue vie commerciali. La famiglia Ezzelino era di origini tedesca e giunse in Italia tra il X e XI secolo. Si stabilì a Romano, un paese nelle vicinanze di Bassano, che in epoca più recente prese il nome di Romano d’Ezzelino. Ezzelino II, a seguito dei servigi compiuti presso l’Imperatore Ottone IV, ottenne la città di Bassano da dove cominciò ad estendere i suoi domini nella regione. Ormai vecchio si ritirò in convento e per questo motivo ricevette il soprannome di “Il Monaco”. Egli divise i suoi beni tra i due figli: Alberico che ricevette i possedimenti nel bassanese e nel vicentino ed Ezzelino III che ereditò le proprietà nel trevigiano, feltrino, bellunese e in Friuli. Tra il 1220 e 1230 i due fratelli
parteciparono a piccole guerre tra i vari comuni facendo e disfacendo
alleanze cercando di ottenere privilegi, ricchezze ed onori, magari
alleandosi un anno con comune e l’anno successivo con un altro comune.
A quel tempo le guerre fra i comuni non erano combattute tanto per
motivi ideologici, ma piuttosto per il controllo di castelli, abbazie,
vie di comunicazione. Famiglie entravano in conflitto con altre famiglie
per poter aver il privilegio di vedere un proprio rappresentante, o
alleato, eletto podestà (una specie di sindaco dei giorni nostri) di
qualche comune o nominato vescovo o priore di qualche abbazia. Quindi nella prima metà del XII secolo
vediamo Ezzelino allearsi con questa o con quella famiglia con
l’intento di accrescere i suoi possedimenti e il suo potere. Nel 1230
riuscì a far eleggere un suo cognato a podestà di Verona e la cosa
scatenò una guerra tra i Montecchi, i Salinguerra ed Ezzelino contro i
San Bonifacio appoggiati da Padova, Vicenza e Mantova. Ezzelino vinse.. La potente lega lombarda riuscì
momentaneamente a porre freno all’espansione di Ezzelino III che, a
questo punto, chiese aiuto all’Imperatore di Germania Federico II. E’ in questo periodo che nacque la
triste fama circa le ferocia di Ezzelino. Il suo governo nelle varie
città era contraddistinto da una triste serie di arresti, esili,
sequestri di beni e demolizioni di palazzi appartenenti a chi era
sospettato di non essergli favorevole. Nel 1237 un’altra serie di guerre
vittoriose portò alla nomina di Ezzelino come Vicario Imperiale della
Marca Trevigiana alla quale l’Imperatore aggiunse il Trentino.
Oltretutto, con il permesso imperiale, sposò la figlia dei Federico II. Nel 1250 morì Federico II e l’Impero
cadde in un periodo di incertezze. Ciò nonostante Ezzelino III rimase
fedele all’alleanza con l’Imperatore. La caduta di Padova sembrava l’inizio
della fine per Ezzelino. Dalla parte dei crociati passano: Mestre,
Treviso, Este e Montagnana. Molti veneziani, chioggiotti e padovani si
uniscono ai crociati. Dopo un tentativo fallito di conquistare Vicenza i
crociati preparano la difesa di Padova che riescono a mantenere
nonostante i ripetuti attacchi di Ezzelino. Battuti i crociati, Ezzelino ancora
affamato di potere, volse lo sguardo ad Ovest, verso la Lombardia,
addirittura verso Milano. La figura di Ezzelino III da Romano,
nonostante il suo carattere feroce è sanguinario, ha colpito molto gli
storici e i poeti. Dante lo inserisce nel XII canto dell’Inferno. Le
leggende popolari lo raffiguravano come l’Anticristo anche a causa
della madre che si riteneva fosse una maga.
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