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JACOPO DA ponte detto anche JACOPO BASSANO
Del 1535 sono le tre tele a soggetto biblico, realizzate per il Palazzo pubblico di Bassano, dove all'influenza del maestro si unisce un'attenta resa del dato naturalistico, risentendo degli influssi di Tiziano e Lorenzo Lotto. Tra il 1535 e il 1540 si avvicina alla plasticità del Pordenone, di questo periodo sono Sansone e i filistei, oggi a Dresda e l' Adorazione dei Magi, oggi alla Burghley House. Dagli anni quaranta si avvicina alla pittura manieristica, soprattuto quella di Francesco Salviati, tra il 1540 e il 1550 esegue: Martirio di santa Caterina oggi nel Museo Civico di Bassano, la Decollazione del Battista di Copenaghen, con figure affilate e affusolate inserite in una scena rarefatta, l' Andata al Calvario, dove il paesaggio è ripreso dalle incisioni tedesche, la Natività di Hampton Court e il Riposo durante la fuga in Egitto di Milano.Tra il 1550 e il 1560 realizza: l' Ultima Cena della Galleria Borghese di Roma dove riprende lo stile luministico del Tintoretto.
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