FLORA
La notevole
diversità di ambienti presenti nel Grappa assicura una flora
assai ricca e varia. Tutto questo giustifica l'interesse provato
da numerosi botanici del secolo scorso e dei nostri tempi per la
flora del Grappa. Purtroppo ancor oggi non esiste un catalogo
che documenti in modo esauriente questa ricchezza.
La flora del Veneto, in generale, è la più ricca fra quelle
delle regioni dell' Alta Italia. Questa grande ricchezza
floristica più che nelle montagne interne ed elevate si trova
nelle catene prealpine. Infatti, durante l'Era neozoica (o
quaternaria) e precisa- mente nel periodo glaciale, i ghiacciai
si spinsero ad occupare gran parte dell'Europa, comprese le
Alpi. Alcune montagne prealpine rimasero, in par - te, al di
fuori dei ghiacciai e costituirono il rifugio per molte piante
che altrimenti avrebbero dovuto scomparire. Altro fattore che
contribuiva alla formazione di specie endemiche, limitate cioè
ad area ristretta, è costituito dal prolungato contatto che, in
queste zone di transizione, si è avuto tra flora alpina e flora
più meridionale.
" Sulla base dello studio bibliografico e di ricerche
personali -scrive Giuseppe Busnardo -è possibile stimare con
buona approssimazione un totale di 1300-1350 specie vascolari
viventi nel Massiccio. Quantitativamente è un buon dato poiché
si tratta di poco meno di un quarto delle 5599 entità censite
complessivamente in Italia.
Se poi lo consideriamo qualitativamente, lo vedremo composto di
un rilevante gruppo di specie rare o di notevole interesse
botanico che ne con- fermano il valore come patrimonio
insostituibile".
Schematicamente sul Grappa si possono individuare, in modo da
poter ricostruire un quadro d'insieme del patrimonio verde, le
seguenti fasce di vegetazione :
a) Fascia collinare submontana.
È estesa dalla zona pedemontana e valliva fino a quote attorno
al 1100 metri; nei versanti più soleggiati questo limite tenderà
a salire anche a 1300 metri, in quelli più settentrionali e più
freschi a scendere a quote attorno ai 600- 700 m. Il tipo di
vegetazione più diffuso è costituito dal bosco caducifoglio
termofilo misto, dove le essenze caratteristiche sono il carpino
nero ( Ostrya carpinifolia Scop), la roverella (Quercus
pubescens Willd) e l'orniello (Fraxinus ornus L.). Questa
boscaglia, sul Grappa, è insediata su suoli magri e su pendii
ripidi e assolati. Infatti le zone favorevoli, a quote più
basse, sono state trasformate in prati falciabili e castagneti.
Molti di questi ambienti non sono però mantenuti con periodiche
falciature e pian piano tendono ad essere riacquistati dai
boschi.
h) Fascia montana.
È limitata inferiormente dai confini della prece- dente fascia,
mentre si spinge verso l'alto fino ai 1500 m. È caratterizzata
dal faggio (Fagus silvatica L.) .Albero esigente d 'acqua e
soprattutto di umidi tà atmosferica, il faggio richiede, per i
suoi fenomeni vegetativi, una quantità di calore veramente
piccola e perciò la zona climatica da esso caratterizzata è
tipicamente fredda. La zona del faggio s'inizia dove termina
quella del castagno. Le due zone non si sovrappongono come fasce
ininterrotte e regolari, ma s'intersecano nel modo più va- rio.
Si può pertanto vedere il faggio scendere notevolmente dalla
sua zona caratteristica, che si aggira sui 1000 m. Questo
avviene lungo le vallate dove trova umidità e frescura. Da
tutto questo deriva che la composizione floristica dell'insieme
delle specie accompagnatrici è mutevole, dipendendo dalle
diverse situazioni morfologiche, edafiche e climatiche. Nella
sua zona di vegetazione, il faggio è accompagnato dalle
conifere: abete rosso (Picea excelsa Link) , abete bianco (Abies
alba Mill.) , lari- ce (Larix decidua Mill.) e da rari esemplari
di Pino Cembro (Pinus cembra L.) .Il faggio decimato nei secoli
passati con tagli eccessivi s'impone fisionomicamente in faggete
pure o miste ad altre conifere soltanto su aree di limitata
estensione, avendo preso il sopravvento i boschi di abete e
larice.
c) Zona culminale.
È la parte più elevata del massiccio, posta al di sopra del
1500-1600 metri, di estensione ridotta, è limitata ai dintorni
della vetta e alle sommità della dorsale M. Coston M. Meda. Vi
sono diffusi i pascoli, gli arbusteti, i popolamenti dei
ghiaioni e dègli affioramenti rocciosi. La vegetazione erborea
scompare del tutto. È caratterizzata dai rododendri, dai salici
nani, dal ginepro e dal mugo. La varietà di ambienti, dovuto
anche ad interventi umani, determina una varietà di
consociazioni erbacee.
" Chi ama la montagna le lascia i suoi fiori " era
l'azzeccato slogan di una campagna lanciata una ventina d'anni
fa dal CAI in difesa della flora di montagna. Qua e là magari
arrugginiti, impallina- ti, sopravvivono alcuni tabelloni
metallici che mo strano un alpinista che se ne va a mani vuote,
la- sciando l'ambiente montano pieno di fiori.
Se il rispetto per la flora di montagna vale sempre ed in ogni
luogo, questo vale più per la flora del massiccio del Grappa,
che ospita piante rare ed endemiche, esclusive cioè di questa
montagna o che si possono trovare soltanto in limitati territori
circostanti. Formulare un elenco completo di queste rarità è,
per ora, impossibile, mancando un censimento completo della
flora del Massiccio. Con l'ausilio anche della letteratura pio
recente ( G. Busnardo, in Monte Grappa, un patrimonio ambientale
-1985) mi limiterò ad un elenco sintetico di alcune piante tra
le più significative:
Centaurea Alpina L. -Rara Specie che colonizza pendii sassosi e
cespugliosi assolati Cm. 300- 1000) .Vive sui dirupi della
Cornosega ed in Val- brenta tra Solagna e Rivalta.
Cortusa Matthioli L. -Vive in anfratti umidi, lunga- mente
innevati, dell'alta Val Bastianuzzi e del ver sante ovest dei
Salaroli. Fiorisce fra maggio e giugno.
Daphne Alpina L. -Colonizza rocce e ghiaioni calcarei. Presente
nel versante sud del Grappa CColombera, Monte la Croce di Pove)
, in rupi dei Colli Alti ed in Valle S. Felicita. Fiorisce da
marzo a giugno.
Geranium Macrorrhizum L. -Fiorisce da aprile a maggio, in
macereti, alla base di anfratti, presso le rive di ruscelli. È
presente in Valle di Schievenin.
Iris Cengialti Ambrosi -Colonizza pendii rupestri assolati dei
Colli Alti, della Cornosega, del Boccaor e dell'alta VaI Prada.
Laserpitium Krap.fii Crantz. -Sul Grappa, la sola stazione nota,
è quella presso i ghiaioni della cima, in cui si presenta con
la subsp. Gaudini. Fiorisce tra aprile e luglio.
Lilium CarniolicumBernb. -Vive in luoghi rupestri solatii, tra
gli 800-1500 m. nella Cornosega e al Boccaor.
Moehringia Bavarica Kern -Vive in rupi calcaree umide nella zona
di Cismon, in Valbrenta e nei Colli Alti. Fiorisce da marzo a
maggio.
Primula Spectabilis Tratt. -Abbondante in ambienti erbosi
rupestri tra il Colombera e le Meate, sulla Costa Alta di Carpenè.
Fiorisce tra maggio e luglio.
Pulsatilla Montana Hoppe -I boccioli, pelosi, pro ducono fiori a
forma di coppa tra aprile e maggio. Vive in prati magri ed
assolati. Sporadica sul Grappa.
Saxifraga Mutata L. -Colonizza rupi e luoghi sassosi, calcari,
umidi. Nel Grappa è comune alle Mea- te e sui Salaroli.
Fiorisce fra maggio e giugno.
Saxifraga Squarrosa Sieb. -Presente nel Grappa con la subsp.
grappae MassaI, vive sulle rupi e de- triti calcarei delle Meate.
Fiorisce da aprile a luglio. Saxifraga Petrae L. -Vivente su
rupi calcaree umide, la si trova ai Colli Alti, sui Salaroli e
nella Valle Schievenin.
Va ricordato che molte specie debbono essere rispettate, perchè
particolarmente sensibili e facili da scomparire da una
determinata zona quando vengono di frequente raccolte: prime fra
tutte le Orchidee, le Liliacee, le Primule, le Genziane, i
Ciclamini; gli anemoni ed infine, con particolare
raccomandazione, la Stella alpina.