TRADUCI IN

 

PISELLI "BISI" DI BORSO

 

 

I piselli di Borso del Grappa erano piuttosto rinomati, non solo nella zona Bassanese e dell’Asolano, per la loro bontà, dolcezza e delicatezza, tanto che, narra la tradizione, per la festa di S.Marco, patrono della Serenissima, venivano offerti al Doge e ai suoi ospiti nel famoso e tradizionale “Risi e Bisi”, minestra di risi con piselli.

Per far ritornare alla sua primitiva importanza tale coltivazione tradizionale è sorta nel 1980-81 "l’Associazione Bisicoltori di Borso del Grappa", che attraverso feste popolari e varie manifestazioni culturali ha promosso la coltivazione dei bisi.
Inoltre l’Associazione ha stabilito per statuto alcuni importanti cardini nell’agire, che prevedono un metodo di coltivazione tradizionale, che esclude qualsiasi uso di prodotti chimici di sintesi, utilizzo di terreni sciolti tipo tradizionale, divieto di copertura con plastiche o altri tipi di tunnel.
Sono stati applicati i principi della coltivazione biologica e per combattere la presenza di insetti nocivi sono stati introdotti nelle coltivazioni insetti utili con il positivo risultato di avere colture e prodotti esenti da residui chimici, facendo diventare famoso il “Biso de Borso”.

“El biso de Borso” si distingue dagli altri per la sua dolcezza: qualità e pregi vengono esaltati nel raccolto primaverile, è in questo momento che i semi sono teneri e di sapore delicato.
È possibile gustarlo nei ristoranti locali ed è acquistabile, nel breve tempo della raccolta.

“El biso de Borso” si distingue dagli altri per la sua dolcezza: qualità e pregi vengono esaltati nel raccolto primaverile, è in questo momento che i semi sono teneri e di sapore delicato.
Coltivazione con metodo “bio” (rotazione triennale, impiego di letame bovino, sono esclusi concimi chimici e/o pesticidi); semina autunnale o primaverile in pieno campo. Raccolta a sfalcio, selezione dei baccelli in azienda.

Proprietà del terreno e clima mite fanno sì che il legume abbia caratteri peculiari e maturi precocemente. Un tempo veniva portato ai vicini mercati di Bassano, Asolo e Crespano: la coltivazione era diffusissima. Poi, con lo sviluppo industriale ed il conseguente abbandono dell’agricoltura, il pisello fu coltivato solo per uso familiare. Dal 1983 una Asso- ciazione di bisicoltori si è proposta di promuovere iniziative atte a incentivare la produzione e la commercializzazione del biso. È possibile gustarlo nei ristoranti locali ed è acquistabile, nel breve tempo della raccolta.

Ricetta: Piselli al burro
Ingredienti : 1 kg. di piselli, 50 gr. di burro, brodo, sale.
Sbaccellate i piselli e lavateli. Fate dorare il burro e versatevi i piselli. Salate e bagnate con un po’ di brodo e lasciate cuocere per circa 40 minuti.