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TEMPIO DI POSSAGNO
L’imponente Tempio neoclassico che sovrasta il panorama delle colline attorno a Possagno lega la cittadina al nome del suo figlio più illustre, Antonio Canova, che lo progettò come chiesa per il suo paese. Nel Tempio, che custodisce la tomba dell’artista, sono collocate alcune sue opere: l’autoritratto in marmo, le Metope e la Pala dedicata alla Deposizione. Un ampio viale collega il Tempio alla Gipsoteca e alla casa del grande scultore. Le origini di Possagno risalgono ai tempi remoti: in località Steggio sono state ritrovate tracce di vita che risalgono al quaternario, con reperti paleontologici molto interessanti (nel 2001, è inaugurato un museo, presso il Centro Sociale, che presenta gli scavi di Steggio, soprattutto agli Studenti); altri reperti fanno pensare a passaggi di popolazioni neo-eneolotiche e paleovenete in tutta la Valcavasia; è probabile la presenza a Possagno di un castrum romanum e di un castelar medievale. Le prime attestazioni del nome Possagno risalgono al 1076 d.C., quando dominava nella nostra terra la famiglia dei Rover, di origine germanica. Nel 1388, dopo il breve periodo della signoria del tiranno Ezzelino, Possagno, con tutto l’Asolano, passò sotto la Dominazione della Serenissima Repubblica di Venezia, fino alla sua caduta, nel 1797. Possagno diventò famoso in tutto il mondo per aver dato i natali, nel 1757, ad Antonio Canova: la sua opera di scultore e di architetto ha completamente cambiato in questi ultimi due secoli l’aspetto urbanistico e gli assi stradali del paese: il Tempio, la Gipsoteca e la Casa del Canova hanno spostato a oriente il baricentro di Possagno e lo hanno reso una delle principali attrattive turistiche di tutto il Veneto.
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