TRADUCI IN

 

cavita' sommerse

 

TRA LE PIU’ IMPORTANTI SORGENTI VALCHIUSANE D’EUROPA
Queste imponenti gallerie naturali interamente sommerse si estendono, oscure ed enigmatiche nel ventre dei nostri vicini massicci calcarei dell’Altopiano dei Sette Comuni e del Massiccio del Grappa. Gli speleosub di varie associazioni italiane e svizzere, le stanno esplorando da decenni, utilizzando tecniche esplorative e attrezzature subacquee via via sempre più specialistiche e d’avanguardia, come quelle utilizzate in particolare dagli elvetici Olivier Isler , Jean Jaques Bolanz o dal lecchese Luigi Casati, per le esplorazioni dei lunghissimi sifoni del Cogòl dei Siori e del Cogòl dei Veci, presso le Grotte di Oliero. Lo sviluppo di questi interminabili collettori idrici naturali (che raggiungono entrambi la profondità massima, rispetto al loro ingresso, di ben 60 metri), è oggi rispettivamente di 1580 e 2340 metri. Un’altro straordinario esempio di cavità naturale sommersa del Canàl di Brenta è rappresentato dal profondissimo sifone della Grotta dell’Elefante Bianco, che si trova in località Ponte Subiolo, a nord di Valstagna. Dal suggestivo laghetto esterno dalle acque smeraldine, la grotta scende repentinamente fino a 135 metri di profondità (limite esplorazioni effettuate dallo svizzero Bolanz). Da queste tre grandi estesi e profondi sifoni naturali ritornano alla luce le acque carsiche assorbite dall’Altopiano di Asiago. Un altro imponente esuttore, questa volta del Massiccio del Grappa (700 m. di sviluppo topografato e profondità massima raggiunta di oltre 30 m. - rilevazioni GGG Valstagna ) è rappresentato dalla Grotta dei Fontanazzi di Solagna, da oltre dieci anni in fase esplorativa da parte dell’equipe speleosubacquea del GGG Modòn di Valstagna. Con l’utilizzo di particolari traccianti chimici si è potuto verificare che le acque che scorrono copiosamente nelle profondità dell’Abisso Spaurasso, in fase di esplorazione da parte del nostro gruppo, fuoriescono dopo alcune decine di ore proprio dalla Grotta dei Fontanazzi di Solagna. Il percorso delle acque carsiche fa ipotizzare l’esistenza di un reticolo sotterraneo dallo sviluppo ipotizzabile in oltre quindici chilometri, con dislivello di oltre 1500 metri.

LA NATURA CARSICA DELLE NOSTRE MONTAGNE ALLA BASE DELLA GENESI DI QUESTI STRAORDINARI FENOMENI NATURALI
Questi imponenti condotti naturali rappresentano degli autentici collettori di deflusso delle acque meteoriche assorbite dai rilievi carbonatici , le cui peculiarità sono quelle di essere permeabili all’acqua. La naturale porosità dei vari strati rocciosi di cui sono composti, permette appunto alle acque meteoriche d’infiltrarsi per gravità nelle fratturazioni della massa rocciosa, generando con la loro potente corrosiva chimica e millenaria erosione meccanica, un reticolo di grotte ed abissi. Dopo un numero variabile di ore l’acqua fuoriesce dalle sorgenti e risorgenti presenti nel fondovalle. Molto spesso queste cavità naturali non sono esplorabili dall’uomo, a causa dell’esigua dimensione dei cunicoli iniziali, ma in alcuni casi la sezione delle gallerie sommerse consente un’esplorazione di tipo speleosubacqueo.

GROTTE SOMMERSE, UNA NUOVA FRONTIERA ANCHE PER GLI SPELEOLOGI DEL CAI DI BASSANO DEL GRAPPA
Le immersioni in cavità interamente o parzialmente allagate richiede un particolare auto controllo ed una conoscenza perfetta di tutte le sofisticate e specialistiche attrezzature che si adottano per immersioni in sifone. I soci del Geo Cai Bassano Andrea Bianchin , Denis Bernardi, Francesco Dissegna, Daniele Marin, Federico Marino, Fabrizio Orlando, Giorgio Reginato, Ivana Santarelli ed Elio Tessari, dispongono già una discreta esperienza speleosub, maturata grazie a frequenti immersioni nelle principali cavità sommerse del Canàl di Brenta, quali il Cogòl dei Siori ad Oliero e alla Grotta dell’Elefante Bianco a Ponte Subiolo. In questa particolare pratica è indispensabile perfezionare continuamente le attrezzature tecniche e il proprio allenamento, per questo tutte le attività saranno organizzate e pianificate con la dovuta gradualità, scrupolosità e prudenza. Per ridurre al minimo i rischi si deve sempre essere in grado di saper valutare quelli che sono i rischi oggettivi e le insidie che un ambiente sotterraneo, interamente o parzialmente sommerso, riserva sempre ad ogni immersione. E’ per questo motivo che l’estate prossima alcuni componenti della Squadra Speleosub del GEO CAI, prenderanno parte a specifici corsi nazionali di perfezionamento ed aggiornamento tecnico organizzati in campo speleosubacqueo da una equipe di esperti speleosub, Istruttori della Scuola Nazionale di Speleologia del Club Alpino Italiano. Si potrà in questo modo collaborare e assorbire le esperienze maturate da amici operanti sia nelle nostre zone carsiche che in altre regioni d’Italia. In quest’ottica sono già stati presi contatti con con l’amico Istruttore della Scuola Nazionale di Speleologia del CAI, Luigi Casati di Como, il più famoso e preparato speleosub italiano. Sono stati presi fruttuosi contatti anche con gli amici Ennio Lazzarotto e Antonio Secco del GGG Modòn di Valstagna, tra i più attivi speleosub operanti nel Veneto. Inizialmente le attività saranno necessariamente attuate in sifoni già conosciuti, così da poter affinare le capacità in cavità che dispongono già di un rilievo topografico e di una sagolatura accurati. Successivamente, quando si saranno potenziate e perfezionate le nostre esperienze tecniche, avranno inizio delle attività propriamente esplorative da effettuarsi in grotte carsiche allagate non ancora sondate, sia in Italia, che all’estero.