TRADUCI IN

 

grotta dei fontanazzi

 

Canàl di Brenta - Massiccio del Grappa

Gli speleosub del Gruppo Speleologico GEO CAI di Bassano del Grappa stanno esplorando dall’estate 1999 una nuova emittente carsica del Canàl di Brenta. La nuova grotta sommersa si trova in Comune di Solagna, a poco più di 100 metri di distanza dalla “Grotta dei Fontanazzi”, in fase d’esplorazione (da oltre un decennio) da parte di alcuni speleosub associati al G.G.G. Modòn. Le recenti punte esplorative da questi ultimi hanno rafforzato l’ipotesi che la Grotta dei Fontanazzi, (sviluppo 1001 metro/dislivello –44 m.) possa in futuro collegarsi proprio con la nuova cavità scoperta dal Gruppo Speleologico GEOCAI di Bassano del Grappa. 

 

Le future campagne esplorative quindi, potrebbero portare alla scoperta di un settore di grotta che si “svilupperebbe” oltre l’ipotetica zona di congiunzione delle due (per ora) distinte cavità. L’imbocco della “Grotta dei Fontanazzi 2, (così è stata chiamata la nuova grotta) risultava gravemente ostruito da un notevole accumulo di materiale di riporto e, seppur conosciuto da molto tempo, non era mai stato oggetto di alcun sondaggio esplorativo. Dal punto di vista prettamente speleologico quindi, la scoperta vera e propria della grotta, risale all’estate del 1999. 

 

La cavità si presenta, per il momento, interamente sommersa. E’ stata attualmente esplorata fino alla profondità di –12 metri. Dopo il superamento di stretti passaggi, gli speleosub del CAI di Bassano hanno raggiunto una sala da cui si diparte un alto e misterioso canyon allagato. Grazie all’immissione di particolari traccianti chimici in alcune delle principali grotte degli altopiani del Monte Grappa (G.G.G.Modòn/1990/91) - (GEO C.A.I. Bassano del Grappa/G.S. Arianna/1998) è stata verificata strumentalmente una connessione idrologica tra le acque circolanti nelle profondità dell’Abisso di Monte Oro (-501m./esplorazione G.S.CAI Mestre/G.G.G. Modòn) e dell’Abisso Spaurasso (-600 m./esplorazione G.S.GEO CAI Bassano del Grappa). Queste due grandi cavità, si aprono sugli Altopiani del Grappa, rispettivamente a quota 1280 m. e 1740 metri sul livello del mare. E’ quindi immaginabile l’esistenza di un reticolo carsico vadoso e freatico di strordinario sviluppo.