STORIA SPELEOCLUB BASSANO

  


1985
Tutto cominciò con un incontro fortuito tra Giorgio ed Helmut Zanella, Alfonso Oro, Michele Tommasi e il Bus de Refoss in Valle San Liberale. La visita suscitò talmente tanta curiosità che si "recuperò" in qualche modo il Manuale di Speleologia del Touring Club Italiano per saperne di più e per realizzare il sogno ci si improvvisa persino come rivenditori di 40 racchette da tennis. Il guadagno permette l'acquisto dei primi 100 metri di corda, del primo sacco e dei primi moschettoni. Per un mese ritornano in grotta e cercano di fotografare il più possibile in modo da avere del buon materiale da mostrare a Mafia e Alberto. Le prime esperienze verticali ebbero come teatro il Ramo dei Salti al Buso della Rana. Tecnica usata: il Prusik. Si cominciarono così a visitare grotte già note come il Buso della Torta sopra Solagna, la Grotta dei Cocchi a Cornedo… e fu così che nacquero le prime idee di formare un gruppo speleo. E' merito dei "leggendari soci fondatori" Giorgio Zanella primo Presidente, Michele Tommasi, Maurizio Parisotto, Franco Moro, Alberto Crestani, Alfonso Oro, Stefano Scalco storico magazziniere del gruppo fino al 1992, ed Helmut Zanella, se il Gruppo viene subito riconosciuto dalla Società Speleologica Italiana l'anno successivo, con la presentazione del Gruppo Grotte Giara Modon di Valstagna e del Gruppo Speleologico 7 Comuni di Asiago.

1986
Nel corso di quest'anno l'entusiasmo sale alle stelle con la scoperta e l'esplorazione del Buso delle Anguane. L'attività continua con la visita della grotta più profonda il Buso dei Cani (Honteloch) -39 m in località Ori - Chiomenti nella proprietà dei nonni materni di Alfonso. La grotta gli era nota fin da piccolo e da sempre ne era stato affascinato. Fu discesa con i primi 50 metri di corda (dinamica!) e discensori da alpinismo a otto e la risalito fu fatta con nodi autobloccanti Prusik.

1987
Cosci che queste non erano le metodologie più idonee, Michele, Alfonso, Mafia e Alberto decisero di partecipare al corso di Speleologia organizzato dal G. G. Giara Modon per conoscere ed approfondire le tecniche di progressione in grotta. Nello stesso anno viene ultimato il rilievo del Buso delle Anguane con l'aiuto del mitico strumento denominato "Baldografo". L'invenzione non era certo di tecnologia avanzata, ma perfettamente funzionante: rese possibile infatti un rilievo del tutto esatto. Altre grotte furono visitate in quell'anno: la Spaluga di Lusiana, il Pozzo Fojarolo Silvestri…. Entra a far parte del Gruppo anche Roberto Zannoni, portando le sue esperienze alpinistiche: sarà futuro cassiere fino al 1993.

1988
Il Gruppo si sente ormai maturo per intraprendere un'attività sempre più autonoma. Viene così organizzato il primo campo di esplorazione sul Massiccio del Grappa, in Valle Archeset presso Malga Paradiso. In questa occasione viene scoperto l'Abisso Estreja, -50 m di profondità: un record allora per il Geo. Michele frequenta a Costacciaro (PG) un corso di perfezionamento tecnico e poi un esame, passato il quale viene nominato Istruttore di Speleologia della Scuola Nazionale di Speleologia del CAI: una tappa veramente importante per lui e per il Gruppo. Intanto nuove forze provengono da coloro che hanno frequentato il corso di Speleologia presso il Gruppo Grotte Giara Modon: Andrea Bordin, Franco Moro, Helmut Zanella ed Annamaria Faccio. Molto importante è stata l'iscrizione all'albo della Federazione Speleologica Veneta ( F.S.V. ), perché ci ha dato modo che i rilievi delle grotte andassero nella lista del Catasto Regionale di Venezia e per i contributi che essa ci elargisce in base all'attività di ricerca che facciamo.

1989
Con la scoperta dell'Abisso dei Colli Vecchi (febbraio - marzo) si incrinano i rapporti di amicizia e collaborazione con altri Gruppi locali e cominciarono a nascere le prime incomprensioni a proposito della suddivisione delle aree di ricerca sul Grappa. E da allora sul Massiccio nessuno più osservò tale suddivisione ed esso diventò "zona libera". L'esplorazione dei Colli Vecchi (-151m - grotta più profonda fino ad allora conosciuta sul Massiccio) avvenne durante il campo invernale a Col Moschin: i campi portano sempre buone sorprese!. Anche per questo motivo nell'estate successiva l'esperienza si ripete, questa volta sull'Altopiano dei Sette Comuni, presso Malga Fiara. Sempre nel corso di quest'anno, Michele Tommasi ed Alberto Crestani entrano come aspiranti tecnici nella Stazione del C.N.S.A.S. di Vicenza.

1990
Finalmente i Gruppo organizza il 1° Corso di Introduzione alla Speleologia diretto dall'Istruttore di Speleologia Michele Tommasi e coadiuvato da un altro neo istruttore, Andrea Bordin. Al corso partecipano ben 11 allievi, alcuni dei quali rimangono attivi nel Gruppo: Pasquale di Fonzo, premiato nel 1991 con il Premio Acque Zampille, Claudio Stocco, Massimo Baggio, per alcuni anni segretario e poi magazziniere, Chiara Perrozzi…. Fu un anno importante il 1990, il primo grande obiettivo era stato raggiunto: organizzare corsi per insegnare le tecniche, far amare la speleologia e diventare un gruppo di amici sempre più ricco ed affiatato non è cosa da poco. Il Consiglio Direttivo ed i Soci Attivi del Gruppo hanno sempre dato importanza ai corsi ed hanno sempre accolto con grande rispetto, amicizia e simpatia gli allievi, vedendoli sempre come nuove forze per far crescere il Gruppo e garantire così ad esso una continuità vitale. Aprire ruoli direttivi e di responsabilità anche ai nuovi Soci ha permesso un'attività ricca, sempre piena di entusiasmo e voglia di migliorarsi.

1991
Il 2° Corso di Introduzione alla Speleologia ha portato nuove ed importanti leve che in hanno dimostrato di svolgere un ruolo determinante nella crescita del Gruppo. Fra gli allievi c'erano Flavia Parolin, segretaria dal 1992 al 1995 ed attualmente segretaria della Sezione CAI di Bassano del Grappa, Elisa Parolin, responsabile Commissione Didattica dal 1993 al 1994, Federico Gnoato, responsabile Commissione Didattica dal 1992 al 1993, Fabio Toso, responsabile biblioteca ed attualmente Delegato del Gruppo presso la Sezione CAI, Claudio Taverna, Vicepresidente dal 1992, Antonio Maroso, magazziniere dal 1993 al 1995, Maurizio Mottin, responsabile Commissione Attività dal 1994 al 1995, Alberto Ferraro, l'unico allievo che ripeté il corso per ben due volte. Da ricordare che allora entrò nel Gruppo anche l'Istruttore di Speleologia Mirko Fossa, responsabile Commissione Attività dal 1992 al 1994 e poi Presidente fino ad oggi.

1992
Nel 1992 giunge a compimento anche il lungo ed impegnativo lavoro di preparazione per la mostra "Il Sole Nero - L'ambiente delle nostre grotte" organizzata dal Museo Civico di Bassano e realizzata dal Gruppo presso Palazzo Agostinelli tra aprile e maggio. Fu un evento importante perché fece conoscere il Geo nell'ambiente cittadino, sia per l'attività più prevalentemente speleologica esplorativa ma anche per l'attività didattica divulgativa.

11 settembre 1992: Assemblea dei Soci Straordinaria. Una svolta decisiva: viene rivisto e sfornato il nuovo Statuto, nascono le Commissioni, viene completamente rinnovato ed ampliato il Consiglio Direttivo ed il Gruppo inizia una fase particolarmente attiva.
Si lavora molto per realizzare il grande sogno: il nuovo Statuto era indispensabile per entrare ufficialmente a far parte della Sezione CAI cittadina. Tanti incontri e tante ore piccole per mettere a punto questo regolamento. E tutto ciò è stato possibile grazie alla gentile collaborazione del fu Piero Mason, di Emilio Bertan, Umberto Martini, Giovanni Zambon, Antonio Marchiorello, Leonardo Busellato e Gianni Conforto che qui ringraziamo sentitamente.

Il resto non è ancora storia


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