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CHIESA SAN BORTOLO - POVE

 

La chiesa sorge sulla riva destra della Brenta lungo l’antica via che da Bassano conduce a Solagna.

Poco più a Nord si trova la località "ai boschi" di Pove, dove sono stati trovati resti di ville rustiche di età romano imperiale.

L’edificio è orientato, l’ingresso è ad Ovest dove si trova un piccolo atrio o portico (ricostruito). L’aula che misura all’interno m. 9,50 X 5,20 è di pianta rettangolare con due piccole finestrelle strombate sulla parete Est e con la copertura a capriate.

Un tempo era ornata con preziosi affreschi (ultimo quarto sec. XIII), quelli superstiti sono custoditi al Museo Civico di Bassano.

 

NOTIZIE GENERALI STORICO CRITICHE

Il luogo è presso un guado, quello di S. Bortolo, che si trovava nel comitato trevisano e la cui chiesa apparteneva al Vescovado di Belluno.

Sull’origine di questa chiesa possiamo dire che esisteva nel IX sec.. Nel 915 Berengario I° aveva donata la chiesa al vescovo di Belluno come dipendenza dalla pieve di S. Pietro di Mussolente cui rimarrà aggregata fino al 1818 .

La pieve di Mussolente viene ancora riconosciuta del Vescovado di Belluno dal diploma imperiale di Federico Barbarossa del 1161 e dal Papa Lucio III il 18 ottobre 1185 .

In un atto notarile del 1669 la chiesa si chiama "San Bartolomio della Nave".

L’importanza del luogo è legata al fatto di trovarsi all’incrocio della via che percorre il versante pedemontano e di quella che costeggia il fiume e la sua fortuna è legata ad essa e al fiume.

Nel 1800 versa in un totale stato di degrado anche architettonico per cui il vescovo di Padova Polin nel 1874 la dichiara inagibile al culto.

Nel 1929 la famiglia Rubbi di Bassano la acquista affrancandola dal beneficio parrocchiale di S. Pietro di Mussolente e provvede al restauro e a restituirla al culto il 14 agosto del 1937.

Il 4 novembre del 1966 la piena eccezionale e furiosa della Brenta ne spazzerà via il protiro e i preziosi affreschi verranno fortunosamente messi in salvo e ricoverati al Museo di Bassano.

Nel 1970 passa in proprietà all’Orfanotrofio Cremona di Bassano.

 

IMPORTANZA.

E’ l’unica chiesa in tutto il territorio che conserva, allo stato attuale delle conoscenze, l’icnos antico e che non ha subito interventi architettonici notevoli.

Ciò che ancora si conserva degli affreschi antichi la rende un esempio notevole nell’area bassanese.

 

ATTENZIONI PARTICOLARI

Il terreno circostante forse potrebbe conservare ancora testimonianze e reperti archeologici.

Sarebbe importante l’esplorazione del pavimento per rilevarne le testimonianze.

Si suggerisce di portare in loco copie degli affreschi ora conservati al museo di Bassano.

Sarebbe molto bello se in qualche modo si ripristinasse l’antico guado e la strada lungo la sponda sinistra della Brenta fino a Solagna.

 

La valenza turistica e culturale è di grande pregio.

L’itinerario è di grande rilevanza e si presta ad essere uno dei più interessanti del Canale di Brenta.