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EREMO DI SAN BOVO - SARSON

 

L’eremo è posto su un colle alto 326 metri sul livello del mare prospiciente sulla Brenta e la contrada di Sarson. Dalla sommità sono visibili i guadi di S. Bortolo e di S. Biagio, la rocca di Romano e tutte le innumerevoli alture fino alla rocca di Asolo e il versante meridionale del Grappa. Sempre sulla sponda destra della Brenta sono in collegamento visivo il dosso del Monte Croce tra Pove e Romano, l’abitato di Pove e "i Boschi", la Bastia di Pove-Solagna, il colle di S. Giorgio di Solagna e, sulla stessa linea di mira, la parte orientale del Monastero di S. Croce di Campese. Sulla destra Brenta a Nord si vede il dosso di Premarin, la Campesana e l’edicola posta a ricordo del "Beato" Lorenzino Sossio ucciso in quel luogo nel 1485, a Sud si vede l’abitato di Privà e il colle di Bassano.

La cresta sommitale lunga circa 54 metri e larga 18, presenta ad Ovest una interessante struttura semicircolare aperta verso Sud costruita in pietre a secco non squadrate alta all’incirca 80-100 cm., immediatamente ad Est si trova un lastrone di roccia con interessanti graffiti, ad Est di questo sorge la chiesetta e la cella dell’eremita.

 

Verso valle si trovano dei muri a secco che servono per sostegno all’area soprastante.

 

A nord dell’eremo si trova una cresta gemella separata da una valletta. Questa cresta è caratterizzata da una piattaforma sostenuta da un muro a secco.

 

Il luogo è stato interessato, vista la sua posizione strategica, da opere di fortificazione durante la prima e seconda guerra mondiale.

In particolare delle gallerie attraversano la doppia sommità del colle.

 

IMPORTANZA

I graffiti testimoniano di una origine antica della sacralità del colle. Il lastrone di roccia è lungo la linea equinoziale e la chiesa dedicata a San Bovo è rivolta ad oriente.

 

Il luogo, oltre alla preziosità archeologica e paesaggistica, era noto nella letteratura geologica del 1800 come il "paradiso dei geologi" a motivo dell’abbondante numero di fossili marini rintracciabili. Ci troviamo infatti su una antica scogliera corallina dell’Eocene e in prossimità (verso Sud) di una antica colata basaltica.

 

La valenza turistica e culturale è di grande pregio.