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EREMO DI SAN GIORGIO A SOLAGNA
Il colle di S. Giorgio si eleva a Nord di Solagna, protendendosi verso la valle, culminando a 460 metri di altezza con un pianoro di cresta sulla cui soglia occidentale sono edificati la chiesa e l’eremo di S. Giorgio; la cresta poi continua dirupata congiungendosi al margine del massiccio del Grappa. Chiesa ed eremo sono addossati ad una prominenza rocciosa sulla quale sorge il campanile. L’insieme costituisce un naturale sbarramento sulla sponda sinistra del Canale di Brenta e gli aspetti morfologici sono simili a quelli della Bastia di Pove-Solagna a Sud, al Pra Castello e al Casteller di Praventore a S. Nazario. Come questi ha in comune un insediamento sul fondo valle cui è associata una necropoli e una fortificazione sulla spianata del colle sovrastante. Si tratta quindi di insediamenti che, stando ai ritrovamenti a piè di colle, risalgono almeno ad età romana imperiale.
S. Giorgio si presenta come luogo di culto; di eventuali fortificazioni non rimane, visibilmente, alcuna traccia La sacralità del luogo è testimoniata non solo dalla chiesa e dall’eremo ma anche dalla sepoltura rupestre nelle vicinanze della sommità. In questa tomba si può osservare che sul letto, oltre ad un origliere si trova nel mezzo una grande coppella e che l’orientamento è verso Nord dove ci sono quelle creste montane chiamate Alpes Maidres su cui, stando ai racconti, apparivano le fade.
La prima descrizione che abbiamo è nel verbale della visita vescovile del 1571:"...non è consacrato, ha un solo altare sotto un’abside semicircolare con un’immagine di S. Giorgio; nel portico all’esterno della chiesa vi è un altare al quale si celebra una volta all’anno nel giorno di S. Giorgio [...] non ha finestre ma solo una porta ad occidente...".
Santi venerati - San Giorgio - San Gottardo - San Francesco d’Assisi.
L’eremo. Dal 1634 al 1763 è testimoniata la presenza di uno o due eremiti che abitano nelle celle costruite a ridosso della chiesa. Se il colle sia stato abitato prima, da chi e come, allo stato attuale delle conoscenze non lo sappiamo. Questa presenza di eremiti si inserisce in una tradizione della valle dove si trovano altri eremi: sulla sommità della collina di S. Bovo in Angarano, a Pian Castello di S. Nazario, sul monte S. Francesco di Foza e sul fondo valle presso Bassano a S. Vito. Sulla spianata sono presenti, oltre all’eremo con la chiesa, un "portico" con camino per le braci e, all’estremità orientale, un ghiacciaia ristrutturata trasformata in "grotta" con la statua di San Francesco. Dove il sentiero incomincia a salire verso le creste di San Giorgio è stato costruito un altare con la statua della Madonna di Lourdes. Vie di accesso e toponomastica 1. Strada comunale di S. Giorgio. Parte dalla contrada Scotta, viene raggiunta sul fondo della Valle di S. Giorgio dalla strada del Piegar dove si trova un piccolo tumulo di sassi sormontato da una croce in ferro battuto. Si tratta di una ampia mulattiera a tratti ancora selciata, in particolare nella parte bassa. 2. Da S. Giorgio un sentiero corre sulle Creste di S. Giorgio fino a raggiungere la strada carrozzabile delle Penise sul margine dei Colli Alti. 3. Da S. Giorgio un sentiero raggiunge una piccola sorgente in val dei Cavallini. IMPORTANZA L’aspetto storico, architettonico, archeologico, paesaggistico è notevole e ne fa uno dei luoghi caratterizzanti del Canale di Brenta.
La valenza turistica e culturale è di grande pregio. L’itinerario è di grande rilevanza e si presta ad essere uno dei più interessanti del Canale di Brenta.
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