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I SITI ARCHEOLOGICI A BASSANO DEL GRAPPA
ANGARANO CASTELLARO DI ANGARANO. " Castellaro e M. Crocetta (m. 292). E’ questo si può dire, un monte solo, con due cime separate da una valletta; e di esse quella a E. à il primo e quella a O. il secondo di questi nomi. Questo monte sta ad Est di S. Giorgio e a O. della Corte. Dalla casa Brocchi salendo direttamente per il vigneto e per i prati si raggiunge il castellaro in 1/4 d’ora, ed in 20 minuti prendendo il sentiero meno ripido che gira il colle a Nord; e dalla Corte (salita preferibile) si sale in 20 minuti nella valletta fra le due cime. La vista dal Castellaro è addirittura stupenda [...] la vista è forse migliore dal M. Crocetta, specie verso la pianura. Su ambidue i monti vi sono ruderi d’un castello. In questa superba posizione sorgeva il Castello di Angarano, certo assai antico" (Brentari O., Guida storico alpina di Bassano Sette Comuni, Canale di Brenta, Marostica, Possagno., Bassano1885, pp. 71-72.) * E’ una delle più importanti opere di fortificazione del territorio. I ruderi dell’antico apparato di difesa, mascherati dalla vegetazione, sono notevoli. * Le pendici del colle sono interessate da presenze archeologiche notevoli (Necropoli e nuclei abitativi di Angarano) CAMPESE RITROVAMENTI A MEZZACOSTA. Su un piccolo pianoro di mezzacosta sulla destra orografica della Valle di San Martin è stato ritrovato un complesso di ruderi comprendente muri di fondazione in pietra a secco di pianta rettangolare misuranti circa metri 7 per 5.30 con a monte dei muri a secco e all’intorno una grande quantità di pietre. Si potrebbe trattare di un insediamento di mezzacosta molto antico e che comunque ripropone la tipologia già riscontrata in valle che consiste nel sepolcreto o necropoli sul fondo valle a piè del monte e, sulla costa soprastante in corrispondenza di un pianoro, una installazione cultuale o difensiva. E’ da notare che nel caso di San Martino lungo il sentiero di collegamento si trova la "pietra con le impronte di San Martino e del suo cavallo". Ci troveremmo quindi di fronte a un probabile castelliere, comunque ad un insediamento di mezza costa collegato con la sottostante necropoli. CASA DETTA " DEI CAMOI " O CASTELVECCHIO. Secondo la tradizione locale è la più antica casa del paese e la tradizione ritiene sia dotata di sotterranei, le famose gallerie, che la collegherebbero a S.Martino e al monastero di S. Croce; di queste non si è mai trovata traccia. Un tempo le pareti interne erano decorate con affreschi ora non più esistenti. La leggenda narra che sia appartenuta ad Ezzelino il tiranno. Quasi certamente, considerate le caratteristiche dell’edificio e le tradizioni sopra ricordate, si tratta della "residenza di caccia" nominata dal Rolandino e dal Malvezzi quando riportano il sogno che Ezzelino III avrebbe fatto precedentemente alla battaglia di Cassano d’Adda. Attualmente si presenta come un robusto mastio, adattato agli usi civili, mozzato nella parte superiore probabilmente tra la fine del 1400 e i primi decenni del 1500, quando nella terraferma veneta le case fortificate vennero smantellate o comunque rese inoffensive. E` addossata al monte con la parete occidentale che presenta ancora due feritoie sguanciate. La facciata a Sud presenta un portale ogivale decorato in cotto. Gli angoli sono irrobustiti da grosse pietre da taglio in arenaria, della stessa qualità di quelle usate come pietre angolari nel monastero di S. Croce. Nella parte superiore si vedono ancora le buche pontaie. Bellissimi ferri da stanga sono ancora in opera sulla parete Est e fino a pochi anni fa ne esistevano anche sulla parete Sud. Questa casa fortificata occupava l'angolo Nord-Ovest di una corte cintata con muro cui si accedeva da un cancello posto sul lato Nord presso la casa torre. All'interno della corte non c'erano altri edifici, esclusa una piccola casa addossata al monte. Chemin A., Campese storia del territorio, Verona (Campese) 1995. Chemin A. ,San Martino di Campese, gli ultimi ritrovamenti: settembre 1996,in :Il Merlino, n.° 1, Campese 20 dicembre 1996,pp.6-7. Chemin A., Storie del fiume, in AA.VV. Giornata del F.A.I., Bassano 1996. Chemin A.,Itinerari religiosi e militari attraverso la Brenta,in AA.VV. Giornata del F.A.I., Bassano 1998. Chemin A.,Campese prima del 1124, in Il Merlino,Campese 1998.
CASTELNUOVO. Nessun rinvenimento noto. Si tratta di una corte fortificata di cui è ancora leggibile l’impianto generale con l’arco d’entrata e la probabile torre ora mozzata. Età indefinibile.
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