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I SITI ARCHEOLOGICI A CISMON

 

CASTELLO DELLA SCALA

Rimane un rudere nei pressi del primo tornante della strada che da Primolano sale verso Fastro. Lo troviamo nominato per la prima volta nel 1260, ma è certamente più antico. Faceva parte di quel dispositivo militare che assieme al Covolo di Butistone, alla Bastia di Enego e il ponte sul Cismon permetteva il controllo degli accessi al Canale di Brenta, al Feltrino e alla bassa Valsugana.

Fu distrutto definitivamente con la costruzione della nuova strada nel 1850. A sostituirlo fu edificata l’imponente fortificazione della Tagliata Scala e Fontanella.

"Constava di un massiccio edificio quadrangolare, a cavaliere della via, che occupava da un lato all’altro la stretta. Bene incamiciato d’ogni intorno a centroscarpa e aggirato da cieche gallerie, non sentiva granfatto il desiderio di rivellini e di fosse. Si sprofondava nelle viscere della terra con volte ampie e asciutte, capaci di ogni fatta di provvigione. La porta metteva in un atrio munito da una saracinesca. Dall’atrio, per una scala di pietra, si saliva ai piani superiori, suddivisi in vaste sale, che rispondevano nelle guardie saggiamente munite. Alla sommità poi girava un terrazzo, protetto d’innanzi da merli con piombatoi, donde lanciar pietre, frecce, olio bollente, e più tardi mitraglie e palle, da principio, di pietra."

Vecellio A. , I castelli feltrini, Feltre 1896. Rist. An. : Forni ed. Sala Bolognese 1971.

Vecellio A., Il castello della Scala sopra Primolano, in <Il Brenta>, 1866, n. 16 e 17.

La nuova fortificazione:

-" La fortezza Brenta - Cismon comprendeva […] la tagliata della Scala di Primolano (opera antiquata in muratura con 4 pezzi da 75 A, 3 pezzi da 42 a tiro rapido, 4 mitragliere; disarmata all’inizio del conflitto), la batteria Fontanelle (opera antiquata in muratura ordinata per 4 pezzi da 149 G affusto d’assedio in casamatta, 4 da 75 A; disarmata all’inizio del conflitto),." (AA.VV.,Guida ai forti italiani e austriaci degli Altipiani, Valdagno 1994. p. 10)

* Il complesso costituisce un importante esempio di architettura militare.

 

COVOLO DI BUTISTONE

1953-56 e 1919. Materiale non rintracciato. Monete in bronzo definite del III sec. d.C.. Scandellari A., Canale del Brenta, Itinerari Alpini, CAI, bologna 1981.

 

FORTE TOMBION

1886. Museo Civico di Bassano; le monete sono disperse. Tombe a cremazione, monete del "basso Impero" e un bronzetto di Mercurio del I-II sec. d.C..

Gerola 1906, p. 47; De Bon 1938a, p. 72.

 

MADONNA DEL PEDANCINO

Prima del 1905. Museo Civico di Bassano; uno dei bronzetti è andato perduto nel bombardamento aereo del 24 aprile 1945. Due bronzetti di Ercole del IV - I sec. a.C..

Gerola 1907, pp. 1-2; De Bon 1938a, p. 13.

 

ROCCHETTA BASSA

1885 da aratura. Disperso.

Tomba alla cappuccina senza corredo attribuita ad età romana.

Gerola 1906, p.47.

 

ROCCHETTA ALTA

1955.Non rintracciato.

Costruzione di m 12 X 8, lacerti di muri, embrici e frammenti fittili di probabile epoca romana.

ASA 1956.

Sulla Rocchetta esisteva un castello censito tra i beni di Ezzelino III Da Romano.

"unam rocam super villam Cismonis factam ad modum castri et habet superius unam turrim"

Biblioteca Bertoliana Vicenza, Archivio del Comune, Regestum possessionum Comunis Vincencie, 1262, 164 ss..

* I ruderi sono abbastanza consistenti.

 

CHIESA, PRIORATO E OSPEDALE DI SAN MARCO DEL CISMON

materiali e notizie

Pietra posta sull’arco di ingresso della Casa dei Porteghetti con l’iscrizione:

"1689

CASA AVERTA AI POVERI".

Estremi documentari:

-10 giugno 1199. Testamento di Speronella moglie di Ezzelino il Monaco.

"Hospitali de Cismone X libras"

Verci G.B., Codice Eceliniano, doc. 67, 10 giugno 1199.

-1488, 10 ottobre. Visita del vescovo Barozzi. Descrizione della chiesa di S. Marco, della nuova parrocchiale di Santa Maria, dell’oratorio del Pedancino.

Archivio Capitolare di Padova, Visitationes, III.