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dolomiti park

 

I primi che si accorsero del grande valore naturalistico dell'attuale territorio del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, definendolo "un'enciclopedia della natura" furono quei numerosi escursionisti e naturalisti d'oltralpe, per lo più tedeschi ed inglesi che, fra la fine dell'800 ed i primi del Novecento, si avventurarono lungo i numerosi sentieri. L'idea di creare un parco nelle Dolomiti Bellunesi centro meridionali si concretizzo all'inizio degli anni '60, quando naturalisti e alpinisti come i fratelli Angelini, Mario Brovelli e Piero Rossi, cominciarono ad elaborare le prime idee e proposte. Poco più tardi anche l'Azienda di Stato per le Foreste Demaniali iniziò ad interessarsi all'idea di un parco, procedendo al sistematico acquisto di diversi territori, per un totale di circa 16.000 ettari (in previsione di passaggio all'amministrazione del Parco). 

 

Il Parco si estende su circa 32.000 ettari e i 15 Comuni interessati, tutti ubicati in provincia di Belluno, sono : Belluno, Cesiomaggiore, Feltre, Forno di Zoldo, Gosaldo, La Valle Agordina, Longarone, Pedavena, Ponte nelle Alpi, Rivamonte Agordino, San Gregorio nelle Alpi, Santa Giustina Bellunese, Sedico, Sospirolo e Sovramonte. Quale simbolo del Parco è stata scelta la Campanula di Moretti (Campanula morettiana), una specie endemica delle Dolomiti, dalle belle e vistose fioriture di colore violetto intenso (fiorisce dopo la metà di luglio), frequente el territorio del Parco, sulle rupi umide ad una quota superiore ai 100-1200 metri. Cime principali : Schiara (m. 2565) - Sass de Mura (m. 2550) - Talvena (m. 2542) - Pavione (m. 2335) - Pizzon (m. 2240). 

 

Torrenti principali: Stien, Caorame, Veses, Falcina, Mis, Imperina, Cordevole, Vescovà, ardo e Parmpera. Laghi: de la Stua e del Mis. Flora e fauna Circa 1500 specie vascolari, alcune molto rare e di rilevante interesse biogeografico. Ben rappresentate tutte le specie di fauna alpina : camosci, aquila reale, gallo cedrone, fagiano di monte,pernice bianca, coturnice ed è stata segnalata la lince. 

 

Beni storico-culturali. Tra le numerose testimonianze antropiche, emergno la Certosa di Vedana, la pendana e la casera Brendòl in prossimità dei Piani Eterni, il Centro Minerario di Valle Imperina. 

 

Cosa fare nel Parco Fra le molteplici occasioni di esperienza di vita a contatto con il Parco, prevale nettamente l'attività escursionistica. Infatti, sono numerosissimi i sentieri segnati e le passeggiate a disposizione dei visitatori, attraverso itinerari adatti a tutte le capacità e serviti da diversi rifugi e bivacchi. Altre interessanti attività: escursioni in mountain bike, soprattutto lungo la dascia pedemontana attigua ia confini del Parco e nelle valli d'accesso; escursioni invernali con sci da escursionismo, da alpinismo e con le snowshoes; itinerari alpinistici; discese in kayak dei torrenti Caorame, Cordevoel e Mis; giri panoramici in pullman o in auto attorno al perimetro del Parco; attraversata in treno della Val Belluna da Feltre a Longarone; passeggiate a cavallo; visite guidate; percorsi di educazione ambientale; seminari, corsi di formazione, incontri divulgativi con proiezioni commentate; fotografia naturalistica. Attività particolari e professionali quali la ricerca scientifica, le riprese cinematografiche, l'uso di rifugi e di aree per campeggio, devono essere richieste ed autorizzate dall'Ente Parco Nazionale dolomiti.