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dolomiti park
I primi che si accorsero del grande valore naturalistico dell'attuale territorio del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, definendolo "un'enciclopedia della natura" furono quei numerosi escursionisti e naturalisti d'oltralpe, per lo più tedeschi ed inglesi che, fra la fine dell'800 ed i primi del Novecento, si avventurarono lungo i numerosi sentieri. L'idea di creare un parco nelle Dolomiti Bellunesi centro meridionali si concretizzo all'inizio degli anni '60, quando naturalisti e alpinisti come i fratelli Angelini, Mario Brovelli e Piero Rossi, cominciarono ad elaborare le prime idee e proposte. Poco più tardi anche l'Azienda di Stato per le Foreste Demaniali iniziò ad interessarsi all'idea di un parco, procedendo al sistematico acquisto di diversi territori, per un totale di circa 16.000 ettari (in previsione di passaggio all'amministrazione del Parco).
Torrenti principali: Stien, Caorame, Veses, Falcina, Mis, Imperina, Cordevole, Vescovà, ardo e Parmpera. Laghi: de la Stua e del Mis. Flora e fauna Circa 1500 specie vascolari, alcune molto rare e di rilevante interesse biogeografico. Ben rappresentate tutte le specie di fauna alpina : camosci, aquila reale, gallo cedrone, fagiano di monte,pernice bianca, coturnice ed è stata segnalata la lince.
Beni storico-culturali. Tra le numerose testimonianze antropiche, emergno la Certosa di Vedana, la pendana e la casera Brendòl in prossimità dei Piani Eterni, il Centro Minerario di Valle Imperina.
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