TRADUCI IN

 

CASTAGNE DI VALROVINA

 

La selezione del castagno da frutto dalla specie selvatica si deve ai Romani, che di pari passo alle loro conquiste provvidero anche a diffonderlo sulle montagne di tutta lapenisola. Secolare pilastro dell'economia montana - per la quale rappresentava al contempo un'affidabile fonte alimentare e di legname d'opera - questo maestoso albero haconosciuto il declino solo con il recente esodo contadino verso le città.

Privato delle necessarie cure, il castagno, che è pianta esigente, cede presto al ritorno del boscospontaneo. Nei luoghi dove invece i montanari hanno continuato a controllare il sottobosco, a rinnovare le piante e a dar loro vigore con la potatura, il castagneto puro sussiste ancora in tutta la sua suggestione di antica cattedrale arborea. Nel Vicentino si conservano belle selve coltivate nel Bassanese, sulla montagna di Valrovina. Le varietà presenti derivano da un ceppo comune a tutto il Veneto, a frutto di media grandezza, di pasta dolcissima alpalato. Oltre alle irrinunciabili caldarroste, bagnate da un buon vino rosso, la sagra offre ampia dimostrazione dell'ecletticità della castagna presentando dolci e piatti di antica o nuova concezione che la coinvolgono nei modi più disparati.