|
|
TRADUCI
IN
|
|
|
ITINERARIO COLLINE BASSANESI
Un
semicerchio di fertili colline, coperte da quei lunghi tralci di vite
nodosa, che si vedono sospesi ad ogni albero della Venezia, formava da
un lato una prima cornice del quadro; e i monti coperti dì neve,
sfavillanti ai primi raggi del sole, costituivano dall'altro una seconda
immensa orlatura che si stagliava come una cresta d'argento sull'azzurro
intenso del cielo".
L'itinerario
parte dal famosissimo Ponte Vecchio di Bassano e, seguendo il corso dei
Brenta, si dirige inizialmente a nord, verso lo sbocco della valle.
L'amena campagna riparia che qui s'incunea tra il fiume e le colline
conserva ancora l'antico nome di "corte", la denominazione
longobarda delle proprietà terriere. Sotto la Serenissima la tenuta fu
proprietà dei nobili Gradenigo, che nel Seicento vi costruirono
un'elegantissima villa in stile barocco: Cà Michiel, senza dubbio la più
bella villa veneta del bassanese, preceduta da ubertosi vigneti. Siamo
qui nella zona a D.O.C. dei vino Breganze e la tradizione vitivinicola
mantiene vive occasioni di folklore locale quali la festa dell'uva, che
si svolge in settembre nella piazza di Bassano, e la festa dei fiori Tra
questi Teofilo Folengo, più noto sotto lo pseudonimo di Merlin Cocai,
il più insigne poeta parodico-verista in lingua maccheronica, che qui
venne a finire i suoi giorni dando lustro alla località, come scrive il
Tassoni: "Campese, la cui fama all'Occidente e a' termini d'Irlanda
e del Catajo stende il sepolcro di Merlin Cocajo". Nell'annesso ex convento è ospitato il Museo Civico , Dopo l'irrinunciabile visita, si può proseguire lungo alcune delle strade più ricche di edifici storici, come la via Dal Ponte, dove sì affaccia il bel Palazzo Roberti, e la vivace via Roma fino alla monumentale Porta Dieda, affrescata anche da Jacopo Bassano: tutto quello che resta di un secondo castello che un tempo sorgeva nella parte bassa della città.
|
|
|