TRADUCI IN

 

SCALIGERI E VISCONTI A MAROSTICA 

Nel 1311 Marostica e Vicenza, ad eccezione di Bassano, passano sotto la dominazione dei Della Scala, Signori di Verona.

Ai tempi del più famoso degli Scaligeri, Cangrande, (anni 1312 e successivi) il conquistatore di Vicenza, risalgono le due costruzioni civili e militari più significative della città: il Castello Inferiore, detto anche Castello Da Basso, (è probabile che sia stato inizialmente costruito solo il Mastio in quanto il Castello-recinto apparterebbe ai tempi di Mastino II) ed il Castello Superiore.

Le mura, con i suggestivi rivellini e torrioni, sono posteriori alla costruzione dei due Castelli: vennero iniziate da Cansignorio il 1 marzo 1372, come ci tramanda Conforto da Costozza, un cronista del tempo.
Di età scaligera, e precisamente del 1383, è la Chiesa di S. Antonio Abate che, alle origini, aveva dimensioni di semplice cappella.
Con gli Scaligeri, Marostica assume il volto attuale di città murata, fortificata in modo possente, razionale ed ordinato.
Da allora il centro politico e civile della città è diventato proprio quello all'interno dell'armoniosa cinta muraria.

Il breve periodo del dominio visconteo inizia nel 1387: degno di essere ricordato il tentativo di Gian Galeazzo Visconti, il famoso Conte di Virtù, di deviare il corso del Brenta per togliere l'acqua ai nemici padovani.
Il nuovo alveo veniva ad interessare una considerevole parte del territorio marosticense.