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PASSEGGIATE SUL MONTE GRAPPA 

Le passeggiate che seguono sono state scelte per portarvi a visitare i luoghi più caratteristici del Grappa, con itinerari assolutamente facili e fattibili con calma nel giro di un paio d'ore.
Proprio per questo li consigliamo alle famiglie per una simpatica scampagnata o il pic-nic domenicale.

Il sentiero degli scalpellini
Davanti al ristorante Passator Cortese prendere la prima stradina a sinistra. Dopo un centinaio di metri inizia il percorso, attrezzato anche per i disabili
che vi possono transitare in carrozzella. Ampie vedute sullo sbocco del Canal di Brenta e la pianura. Da visitare, all'interno di una vecchia cava di pietra, la casetta dello scalpellino, in cui è allestita una mostra sulla natura del Grappa. Continuando, si può arrivare alla chiesetta di Costalunga.

La mulattiera di Campo Solagna
Dall'area di sosta dei "Nosellari" si attraversa la statale per raggiungere il colletto che si affaccia sulla Valbrenta. Una bella mulattiera selciata porta a Campo Solagna con continue ampie vedute sulla valle sottostante.

Le gallerie di Col Campeggia
Da Campo Solagna si sale al Col Campeggia per la prima strada che si trova sulla destra (ci si può arrivare anche dall'area di sosta "Cava di pietra", per la strada antistante). Poco oltre il colle, un sentiero a sinistra (indicazioni) porta ad alcune gallerie di guerra che si internano piuttosto profondamente nella montagna (per visitarle è indispensabile una torcia elettrica). Il sentiero continua poi attraversando alcune trincee, fino a tornare sulla strada non molto lontano dal punto di partenza.

Il Pertuso
Da Campo Solagna si prende la strada per San Giovanni. Al primo tornante si continua dritti per un paio di chilometri con splendide vedute "a volo d'uccello" sulla sottostante Valbrenta. Si scende per una ventina di metri a sinistra per una stradina ed ancora a sinistra per un sentiero. Si arriva così al Pertuso, un ponte di roccia che scavalca la testata della Valgrande. Qui ci si potrà anche dissetare ad una delle rarissime sorgenti del Grappa.

Il sentiero natura di malga Col del Gallo
Attorno a malga Col del Gallo, tra boschi, pascoli e trincee, un sentiero naturalistico autoguidato con tabelle esplicative porta a scoprire la vita in malga, la natura, la storia ed il paesaggio del Grappa.
Presso la malga non si può mancare di visitare il piccolo museo della civiltà contadina e la caratteristica "giassara" con copertura a "fojaroi".

La trincea di San Giovanni
Davanti all'albergo San Giovanni scende un sentierino che in breve raggiunge la trincea. La si percorre completamente, camminando al suo interno, fino a ritornare sulla strada nei pressi dell'albergo.
Lungo il percorso, alcune tabelle didattiche illustrano la vita dei soldati in trincea.

Il Col Fenilon ed il Col Moschin
Dall'albergo San Giovanni ai Colli Alti si prosegue per circa un chilometro lungo la strada che porta al Finestron. Al primo bivio si prende a sinistra fino ad un cippo, da cui in breve, per prati, alla croce del Col Fenilon (m.1327). Ridiscesi per il medesimo itinerario fino al cippo, si continua per la strada che, in direzione ovest, porta attraverso i pascoli alla sommità del Col Moschin (m.1279). Una colonna romana ricorda i reparti che su quel baluardo difensivo parteciparono all'arresto nemico. Opponendo una tenace resistenza, specie il 15 giugno 1918 quando Col Fenilon e Col Fagheron erano caduti in mano nemica, essi riuscirono a mantenere la posizione fino al giorno dopo, contribuendo così alla riconquista delle posizioni perdute.
Il panorama, amplissimo, abbraccia l'altopiano dei Sette Comuni, Cima d'Asta, le Pale di San Martino, le Vette Feltrine ed i vicini colli del Grappa.

Il Col Berretta e l'Asolone
Dalla locanda del Finestron una stradicciola, presto trasformantesi in sentiero, risale il crinale del Col della Berretta fino alla cima (m.1448). Una piramide con lapide riporta il bollettino del comando supremo del 27 novembre 1917, in cui si citano gli atti d'eroismo compiuti dalla brigata Aosta per respingere un attacco in massa delle forze nemiche. Per l'evidente crestone prativo si continua quindi fino alla croce del monte Asolone (m.1520). Posizione essenziale per la nostra difesa, dopo violenta lotta essa fu travolta il 18 settembre 1917. Venne poi più volte ripresa e perduta dalle nostre fanterie che, respinte, si abbarbicarono a pochi metri dalla vetta ed attesero il 30 ottobre 1918 per ricacciare, con sforzi cruenti, il nemico.
La vista spazia a sud sulla testata della Valle di Santa Felicita e su Val delle Foglie, a nord sulla Val Cesilla, da cui provenivano le riserve austriache attaccanti. Continuando per i dossi prativi degli Asoloni si può facilmente arrivare, con un'altra ora di cammino, alla cima del Grappa.

Dal Grappa al Pertica
Dal Rifugio Scarpon sale direttamente verso Cima Grappa un sentiero che, poco sotto a questa (la cima si può raggiungere camminando a fianco di una trincea che sbocca proprio davanti al "Portale di Roma"), incrocia il "sentiero dei cippi", così chiamato per le numerose lapidi a ricordo di fatti di guerra. Lo si segue verso sinistra fino ad un tornante della mulattiera militare che porta a Cima Grappa. Si scende per questa fino al Monte Pertica o al Forcelletto, da cui si rientra per la strada del Grappa.
La cima del monte Pertica era il punto più avanzato delle linee austriache verso il Grappa. Sotto la croce di vetta, alcune lapidi bronzee ricordano le innumerevoli vittime cadute per la conquista di questo monte.