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OLIO EXTRAVERGINE PEDEMONTANA GRAPPA
L’olio extravergine d’oliva della Pedemontana del Grappa è oggi considerato un prodotto di estrema qualità, frutto di un disciplinare interno seguito con rigore che garantisce un olio verde dorato con sfumature gialle, aroma di olive fresche e sensazioni di fruttato. In bocca esprime un sapore dolce amaro, con un retrogusto di mandorla e note piccanti negli oli più giovani. L'olio extravergine della Pedemontana del Grappa è famoso per il suo gusto delicato e dolce dovuto alla bassissima percentuale di acidità. La
coltivazione dell'olivo è stata introdotta nel veneto dai coloni
romani, in quanto era costume degli antichi romani assegnare ai
soldati parte dei nuovi territori conquistati per coltivarli.
Testimonianze storiche certe sono comunque date da documenti del
IX secolo dove si citano oliveti nell'area gardesana di malcesine.
L'estrazione
dell'olio dalle olive si divide in tre fasi: frangitura,
impastatura (o gramolatura) e l'estrazione vera e propria. La
prima consiste nella frantumazione di polpa e noccioli che avviene
grazie a macine chiamate "molazze" o a frangitori
meccanici che permettono un lavoro continuo e quindi più veloce.
La gramolatura consiste invece nel rimescolare la pasta ottenuta
al fine di separare le parti di acqua dall'olio; questo avviene
anche grazie alla temperatura mantenuta sempre tra i 30-35°.
Infine l'estrazione consiste nel dividere la pasta nelle sue tre
componenti principali: l'olio, la sansa (residuo solido) e l'acqua
detta acqua di vegetazione. Estratto quindi l'olio, lo si libera
da vari residui mediante travaso o filtrazione. Infine si procede
alla conservazione e più tardi all'imbottigliamento.
L'olio
viene conservato principalmente in cisterne rivestite in
vetro-ceramica o acciaio inossidabile, lontane da fonti di calore
e luce. Se l'olio è fresco si consiglia di non travasarlo spesso,
in quanto i depositi nei fondi entrerebbero in fermentazione
anaerobica dando all'olio un sapore spiacevole. Anche se gli aromi
non entrano in fermentazione ma l'olio ne rimane a contatto per un
lungo periodo di tempo, il sapore dell'olio potrebbe alterarsi. Per quattro persone): 1 Kg di baccalà secco, 1 l di olio d'oliva, 0.5 Kg di cipolle, due spicchi d'aglio, 0.5 l di latte, sale, pepe, prezzemolo, formaggio Grana grattugiato e farina bianca quanto bastano. Battere lo stoccafisso con un martello di legno e tenerlo a bagno in acqua fredda per 48 ore. Quindi dividerlo in due, togliendogli pelle, pinne e spine. Preparare un soffritto con cipolla aglio e metà dell'olio a disposizione, aggiungere le acciughe e scioglierle, unendo il prezzemolo tritato. Tagliato il baccalà in pezzi da 5/6 cm e passati in una miscela di farina e formaggio, imbottirli con una parte di cipolla fritta e ripassarli nella farina e formaggio. Sistemare i pezzi in posizione verticale nella pentola insieme alle cipolle rimanenti, (cercando di non appoggiare i pezzi alle pareti della pentola). Aggiungere l'olio rimanente e il latte, unendo sale e pepe quanto occorre. Chiudete la pentola con coperchio e tenete a fuoco lento per quattro ore. Non mescolare mai: perché il baccalà non si attacchi, spostatelo lentamente con un cucchiaio di legno. Attenzione a non farlo mai bollire, ma sobbollire. Servire possibilmente con polenta.
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