TRADUCI IN

 

SENTIERI DEI CONTABBANDIERI DEL TABACCO

 

Dalle contrade del fondovalle i contrabbandieri, seguendo i ripidi sentieri, risalivano l’Altopiano oppure, attraversato il fiume, scavalcavano il Grappa per raggiungere la pianura. Erano questi i "trodi del tabacco", come ancora li chiamano i nostri vecchi.

Nel versante destro orografico della Valbrenta questi sentieri sono tra loro collegati da un itinerario che taglia trasversalmente le pendici dell’Altopiano: l'alta via del tabacco.

 

L'ALTA VIA DEL TABACCO

Dalla chiesa di Costa, ci si inoltra tra le case per prendere la mulattiera che, parallelamente alla strada comunale, si dirige verso sud. Incrociata la strada asfaltata a contrada "Cavai", la si segue per 500 metri fino a "Giara Modon" (segnale fermata bus). Passando tra le case di quest'ultima, il sentiero si inerpica poi fino al "Cason de Barbarossa". Si continua ora con qualche saliscendi, rimanendo sostanzialmente in quota. Oltrepassata la valle di Sasso Stefani con il sentiero n. 783 (possibile collegamento con Sasso Stefani), si incontrano numerose vecchie case (possibile collegamento con San Gaetano) poste sui terrazzamenti, per entrare infine nella valle dell'Olier (possibile collegamento con San Gaetano), in cui ci si inoltra fin poco oltre l'antro del "Covol grande". Si risale per l'opposto versante fino al costone delle "Casarette", da cui si ridiscende (trascurare, al bivio, il sentiero che continua ad attraversare verso "Piangrande") fino ai primi terrazzamenti di Valstagna. Abbandonato il sentiero che scende (possibile collegamento con Valstagna), si riprende la traversata, si incrocia il sentiero 781, lo si scende per un breve tratto (possibile collegamento con Valstagna), ma si continua poi tenendosi in quota a ridosso della case più alte di contrada "Mattietti", fino ad arrivare al terzo tornante della strada che da Valstagna porta a Foza. Si scende al secondo tornante (possibile collegamento con Valstagna) e si prosegue per la strada bianca di fondovalle fino alla "Calà del Sasso". Percorsone il primo tratto, la si abbandona per salire a sinistra fino ad incrociare, sul versante opposto, una mulattiera. La si scende per breve tratto (possibile collegamento con Valstagna), si lascia anche questa e si riprende in quota attraversando tutto il versante della Val Stagna fino a riportarsi nella Valle del Brenta (altri due bivi in cui trascurare i sentieri che scendono; possibile collegamento con Valstagna).

Ci si abbassa lungamente per un ripido sentiero fino a non molta distanza dal fondovalle e si riprende la traversata. Incrociata la mulattiera di Oliero di sopra (sentiero n.773), si scende fino ad un bivio (possibile collegamento con Oliero di sopra), la si abbandona e si prosegue verso sud, passando per il parco delle Grotte di Oliero, fino alla mulattiera di Oliero di sotto (sentiero n.771: possibile collegamento con Oliero di sotto). Si continua per questa fino a dove essa abbandona il fondovalle. Proseguire invece per questo; dopo un breve tratto si prende a sinistra risalendo il versante fino alle case abbandonate di "Beldre" e quindi all'incrocio con il sentiero n.769. Si scende per questo fino al costone della Val Tornà, dove lo si lascia (possibile collegamento con Tovi) per proseguire in quota, con vari saliscendi, fino a portarsi sul versante soprastante l'abitato di Campolongo. Arrivati ad una strada bianca, la si lascia al tornante, si incrocia subito dopo una mulattiera (possibile collegamento con Campolongo), più avanti una seconda (sentiero n.765: possibile collegamento con Campolongo), infine un'altra strada bianca. La si risale fino al successivo tornante per prendere il sentiero che si inerpica fino ad una casa abbandonata. Ricomincia qui il saliscendi in quota che conduce al versante sopra l'abitato di Campese. Incrociato il sentiero n.763 (possibile collegamento con Campese), lo si risale per abbandonarlo subito dopo e continuare fino alla strada forestale che taglia tutto il versante fino al paesetto di Caluga. Al bivio, in centro al paese, si prende la strada a sinistra (Vallison) e, dopo un breve tratto, un'altra che risale a destra. A fianco di un cancello ricomincia il sentiero, che scende per il versante opposto. Ad un bivio, a sinistra fino all'eremo di San Bovo. Si torna per la mulattiera d'accesso alla chiesetta e, al successivo bivio, si scende per il sentiero che porta, nel fondovalle, alle case di Sarson. Tra queste (dopo il semaforo a sinistra), il sentiero scende sulla riva del Brenta, che segue per un lungo tratto, abbandonandola infine per portarsi accanto a Villa Cà Michiel. Si ritrova la strada asfaltata (via Fontanelle), che si segue verso sud fino all'incrocio con la provinciale. Qui una stradina riporta al Brenta, che si può ora costeggiare fino al Ponte Vecchio di Bassano.

NOTA BENE: I tempi di percorrenza sono di circa 3,5 ore da Costa a Valstagna, 3 ore da Valstagna ad Oliero, 4 ore da Oliero a Bassano. L'itinerario può comunque essere interrotto e ripreso a piacimento avvalendosi dei numerosi sentieri che esso incrocia e che permettono un rapido ritorno a valle.