TRADUCI IN

 

PADOVA 

 

Antica sede vescovile ed universitaria, è bagnata dal Bacchiglione ed è collegata per mezzo di canali navigabili al Po e, tramite la Riviera del Brenta, alla laguna di Venezia. Città molto ricca di vestigia paleovenete, romane, medioevali e rinascimentali, tra i suoi centri di attrazione turistica, uno dei più importanti è senz’altro la Basilica di Sant’ Antonio, importantissimo luogo di culto, meta di pellegrinaggi nazionali ed internazionali. L’edificio risale al XIII secolo ed associa armonicamente elementi romanici come la facciata a campana; gotici, come la pianta del deambulatorio con cappelle radiali; bizantini, come le cupole rivestite in piombo e moreschi come i diversi campanili sottili e slanciati. All’interno conserva moltissime opere d’arte: affreschi trecenteschi di Altichiero e Giusto de’Menabuoi e sculture del massimo esponente del primo rinascimento fiorentino: Donatello.
Sulla piazza antistante la Basilica merita una visita la Scuola del Santo con gli affreschi giovanili di Tiziano Vecellio.
Altro monumento di importanza incomparabile è la Cappella di S. Maria Annunciata, già cappella Gentilizia del Palazzo degli Scrovegni, annessa al complesso museale degli Eremitani che presenta all’interno il più importante ciclo di affreschi di Giotto in un perfetto stato di conservazione.
Realizzato tra il 1303 ed il 1305 esso consta di tre parti distinte: le Storie della Vergine, le Storie di Cristo e il Giudizio Universale. Nelle vicinanze, presso le rovine di un’Arena d’epoca romana si trova la Chiesa degli Eremitani. Qui, nella Cappella Ovetari si possono ammirare i resti frammentari del primo ciclo dipinto da Andrea Mantegna; nella cappella Sanguinacci invece, sono visibili resti di affreschi di Giusto de’ Menabuoi. Nell’ex convento degli Eremitani ha trovato recentemente sede il Museo Civico. Esso presenta una sezione archeologica ricca di reperti paleoveneti e romani. La Pinacoteca conserva il crocifisso ligneo di Giotto proveniente dalla Cappella degli Scrovegni; opere di Guariento, Squarcione, Padovanino, Jacopo Tintoretto, Guido Reni, G.B. Piazzetta e G.B. Tiepolo.
Altro luogo da visitare assolutamente è il Duomo e, soprattutto, l’annesso Battistero decorato da affreschi di Giusto de’Menabuoi.
Una visita al Bò, sede dell’antichissima università, con il Teatro Anatomico, la cattedra di Galileo Galilei, l’Aula Magna ed il cortile antico o al celebre Orto Botanico del 1545 ricordano la tradizione scientifica della “dotta” Padova. In provincia, da non perdere le ville venete sparse sul territorio: Este e Montagnana di origine paleoveneta e le altre città murate o fortificate del Medioevo (Cittadella, Monselice, Piove di Sacco, Camposampiero).