TRADUCI IN

 

LA TERMINAZIONE ANGARANO-CAMPESE

 

Il luogo, posto tra Angarano e i territori del Monastero di S. Croce di Campese, presenta la caratterisica di essere stato interessato attraverso i secoli da una confinazione tra comuni di cui restano i termini in pietra e la linea di confine ancora segnata per lunghi tratti da lastroni verticali di pietra e, sul crinale dalla campesana, da un piccolo vallo. Questi cippi di termine sono numerosi sul Caina-Palazzon per le caratteristiche del confine che in quel posto è particolarmente tortuoso: sono caratterizzati dalla croce gromatica sulla parte superiore e dalle sigle dei comuni e da eventuali date sulle facce verticali. La sommità del cippo del Caina con la croce gromatica misura cm. 29 X 20 (circa). Sul lato Nord l’iscrizione appare molto consunta e di incerta lettura. Si leggono delle cifre: quella certa è la seconda da sinistra: 7 , prima di questa forse si legge una 1, al terzo posto una 3 che forse è un 8 oppure uno 0, la quarta cifra è una 7 molto consunta. Le letture possibili sono: 1737, 1787, 1707. Ultimamente (22 novembre 1997) abbiamo letto 1707; la data coinciderebbe con la divisione dei beni tra Valstagna, Oliero e Campolongo, il luogo però non ha a che fare direttamente con Valstagna e Oliero. Riteniamo comunque che la data sia stata apposta posteriormente alla infissione del termine e che questo si debba far risalire almeno al 1584, cioè alla confinazione con Angarano come attestato dal Termine di Vallerana. E’ però da notare che la confinazione tra Angarano e il territorio campesano risale alla istituzione del monastero, riteniamo quindi che tale termine, insieme agli altri, risalga quasi certamente agli anni immediatamente posteriori alla donazione del 1127. I termini attuali, se non sono materialmente quelli antichi, certamente insistono sul luogo di quelli fissati nei primi anni del 1100 e delimitanti il nuovo territorio del Monastero di Santa Croce di Campese.

La serie dei cippi porta, partendo dalla sommità del monte Caina, denominata proprio per questo croce cajna, da una parte alla pietra di confine in Vallerana e dall’altra al termine di Campese presso il Vallison.

Altri cippi che hanno direttamente a che fare con quelli sul Caina sono quelli della Vallerana e delle Casare di Campolongo:

- Termine di Vallerana-Valleranetta:

su un masso e` scolpito a destra il leone di S. Marco, a sinistra molto grande la croce (della città` di Vicenza o del Monastero di Santa Croce di Campese?) e, sotto, la data: "MDLXXXIIII A DI VI OTOBRIO" ( 1584 il giorno 6 di ottobre).

In alto a sinistra tra la croce e la data è stata apposta una ulteriore iscrizione in lettere capitali databile alla metà del 1900: ANTONIO; si tratta, quasi certamente, dell’abitudine di apporre il proprio nome su iscrizioni e monumenti a testimonianza irrefrenabile del proprio passaggio.

Nella mappa del Catasto napoleonico, sezione di Campolongo, (1812) è chiamato termine della grotta.

Un'altra operazione di confinazione che parte dalla Valchiama fino ai confini della Vallerana fu fatta da Alvise De Piero nel tardo autunno del 1502 .

- Termine di Tornà sulla vetta del monte Giarella

Nella mappa del catasto napoleonico, sezione di Campolongo, (1812) dove il confine svolta a gomito verso Ovest è segnato il termine della tornà. Poco più ad Ovest ne è segnato un altro (croce) senza diciture. Il termine si trova a Sud della località segnata: Vetta del Monte Giarella.

Oltre a questi termini in pietra, lungo la strada ad Est del Palazzon si trova una interessante fila di pietre ritte, purtroppo in parte abbattute, che testimoniano la permanenza fino in età prossima a noi di questo antichissimo uso.

IMPORTANZA

Si tratta dell’unico edificio antico della parte orientale dell’Altopiano dei Sette Comuni sopravvissuto al tempo, alle guerre e ora in procinto di cadere per incuria.

E’ pregevole per l’architettura e il sito in cui si trova.

Si tratta di una testimonianza unica che affonda le sue radici nel medioevo e, quasi certamente viste le caratteristiche del luogo, molto prima.

ATTENZIONI PARTICOLARI

È necessario l’immediato salvataggio anche attraverso gli strumenti di vincolo attuabili in un primo momento dagli Enti Locali (Comune in particolare).

L’area, purtroppo, è divenuta in parte parcheggio. La fila di pietre lungo la strada, che richiama un allineamento come si usava in epoca megalitica (anche se non così antica ?), è in parte abbattuta, la sequenza dei cippi confinari è in pericolo e in particolare quello della Caina (Croce Caina) è stato recentemente manomesso da un segnale trigonometrico. Le lastre di pietra (ormai rara e importante sopravvivenza) che segnano i confini vengono spesso abbattute per facilitare il passaggio di mezzi meccanici.

Tutto il complesso va segnalato come importante.

* IL luogo ha visto una frequentazione millenaria per cui ogni intervento sul terreno fa fatto con scrupolo e attenzione e seguito da un esperto che sia in grado di accorgersi di eventuali reperti o situazioni di importanza storica - archeologica – ambientale.

VALORIZZAZIONE CULTURALE E TURISTICA

Viste le premesse il luogo è suscettibile di una valorizzazione interessante. Il complesso del Palazzon potrebbe divenire un luogo di ospitalità e incontro.

E’ da aggiungere che dal punto di vista paesaggistico siamo sullo sperone più orientale dell’Altopiano. La vista sulla pianura è spettacolare e si spinge fino al mare; nel 1800, epoca ancora del "Viaggio in Italia", ci si spingeva fin qui – gli anglosassoni in particolare- per ammirare il sorgere del sole.

 

BIBLIOGRAFIA

Archivio di Stato di Venezia, Catasto Napoleonico: mappa di Campolongo

mappa di Angarano

mappa di Campese

Sommarione N° 881, "Comune di Vallerovina": Impostato il giorno 7 febbraio 1813

Archivio, Museo, Biblioteca di Bassano del Grappa, in particolare:

Fondo Angarano, vol 12, fascicolo 2° "instrumenti diversi del Comun d’Angaran dall’anno 1205 - 1469."

1778 Verci G.B., Storia degli Ecelini, Venezia 1778, doc. CI, 22 novembre 1221.

1981 Signori F., Valstagna e la destra del Brenta, Cittadella 1981.

1995 Chemin A., Campese storia del territorio, Verona (Campese) 1995

1997 Chemin A., Il Palazzo sul monte Caina, in :Il Merlino, n. 2, Campese 15 dicembre 1997, pp.4-5.

1998 Chemin A.,Itinerari religiosi e militari attraverso la Brenta,in AA.VV. Giornata del F.A.I., Bassano 1998.

*Archivio Chemin, Cartella Palazzon e Termini.